Malta apre alle unioni civili tra persone dello stesso sesso
Nell’isola dove solo due anni fa è stato legalizzato il divorzio, viene annunciato il disegno di legge sulle unioni civili omosessuali
Durante la giornata di ieri il Governo maltese ha reso noto il disegno di legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso ed il riconoscimento dei matrimoni omosessuali contratti all’estero.
Su dichiarazione del Ministri Helena Dalli, promotrice della legge, i lavori sono stati ispirati dalla normativa emanata alla fine degli anni ’80 in Danimarca: « si tratterà di una legge molto breve e sintetica, secondo cui i diritti propri delle coppie sposate dovranno essere applicati anche ai partner gay riuniti in unione civile».
La notizia, accolta con entusiasmo dalla comunità omosessuale e dalle organizzazioni a tutela dei diritti umani, si colloca esattamente due anni dopo l’approvazione referendaria della legge sul divorzio: in un’isola dove il divorzio è stato legalizzato da così poco tempo, risulta quindi curioso che vi sia stata un’inversione di tendenza tale da rendere legittime le unioni civili omosessuali.
Una risposta potrebbe trovarsi nella recente vittoria del Partito Laburista rispetto al Partito Nazionalista, spodestato nel 2013 dopo anni di governo. Mentre il Partito Nazionalista ha provveduto alla legalizzazione del divorzio per adattarsi agli standard europei – ed è stato proprio il PN a volere l’ingresso nell’Unione Europea, avvenuto nel 2004 – il Partito Laburista ha invece voluto imprimere sin da subito un clima di grande cambiamento, di accelerazione rispetto agli eventi passati, la cui rigidità era dovuta alle limitazioni causate dallo stretto legame tra religione e conservatorismo isolano.