L’Opera dei pupi siciliani: patrimonio dell’umanità
Consegnata la targa dell’Unesco al puparo Cuticchio. Stesso riconoscimento al Museo delle marionette “Antonio Pasqualino”
È stata consegnata nei giorni scorsi al prof. Gianni Puglisi, presidente della sezione italiana dell’Unesco, al cantastorie Mimmo Cuticchio e alla responsabile del Museo Internazionale delle Marionette Janne Vibaek, la targa dell’Unesco che dichiara l’inserimento dell’Opera dei pupi siciliani tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. A renderlo noto, lo stesso prof. Puglisi nel corso della conferenza stampa di presentazione della raccolta di fiabe siciliane di Giuseppe Pitrè, pubblicata in italiano grazie alla collaborazione tra l’editore Donzelli e la Fondazione Sicilia.
La scelta di conferire tale importante riconoscimento a questa particolare arte amata in tutto il mondo è presto spiegata: Mimmo Cuticchio è uno degli ultimi cuntisti, esponente di punta ed erede di una delle famiglie di pupari più note e rappresentative della tradizione siciliana.
Il riconoscimento dell’Unesco è stato consegnato anche al Museo internazionale delle marionette, nato grazie alla passione di un mecenate illuminato come il medico Antonio Pasqualino. L’omonimo Museo ospita, infatti, una raccolta di pupi, burattini e marionette provenienti da tutto il mondo (unica nel suo genere) realizzata da Pasqualino, oggi scomparso, in collaborazione con la moglie Jeanne Vibaek, una «danese di Sicilia» come l’ha definita il prof. Puglisi, studiosa e profonda conoscitrice delle nostre tradizioni popolari.