Pubblicato: Dom, 30 Lug , 2023

Lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood.

Una protesta senza precedenti, le cause dello sciopero? Salari, diritti ma soprattutto ruolo dell’intelligenza artificiale.

Il 13 luglio 2023, il sindacato statunitense SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists), che rappresenta 160.000 tra attori e attrici, ha annunciato un’immediata interruzione del lavoro, causando il blocco di centinaia di set cinematografici e televisivi. Questo sciopero ha avuto un impatto devastante sull’industria dell’intrattenimento, poiché è andato a sommarsi a quello degli sceneggiatori, iniziato già a maggio, segnando una delle più grandi mobilitazioni collettive nella storia di Hollywood.

Le richieste degli attori e sceneggiatori hanno radici profonde nei cambiamenti che hanno scosso l’industria negli ultimi anni, tra cui la crescente diffusione delle piattaforme di streaming e l’avanzamento delle tecnologie di intelligenza artificiale. I sindacati lamentano che i compensi degli attori e degli sceneggiatori non siano più adeguati alla nuova economia dei contenuti digitali. Con l’aumento delle produzioni per le piattaforme streaming, i compensi derivanti dai tradizionali residuali (compensi aggiuntivi per le repliche o la distribuzione su altre piattaforme) sono drasticamente diminuiti, lasciando molti lavoratori del settore in una situazione economica sempre più precaria.

Un’altra questione centrale della protesta è l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nella produzione audiovisiva. Attori e sceneggiatori temono che la tecnologia possa essere utilizzata per sostituire i loro ruoli creativi. Da una parte, l’IA può riprodurre volti, voci e persino intere performance di attori, potenzialmente senza la necessità di retribuirli adeguatamente. Dall’altra, gli sceneggiatori vedono un rischio nell’automatizzazione della scrittura, con il timore che software avanzati possano in futuro sostituire il loro lavoro creativo.

Gli attori, in particolare, hanno chiesto garanzie affinché le loro immagini e le loro performance non possano essere riprodotte digitalmente senza consenso e senza un equo compenso. Il tema dell’intelligenza artificiale è dunque centrale in questo sciopero, poiché rappresenta una minaccia esistenziale per il lavoro di molti professionisti del settore.

L’impatto dello sciopero è stato immediato e su larga scala. Centinaia di produzioni cinematografiche e televisive, sia grandi che piccole, si sono fermate a causa dell’assenza di attori e sceneggiatori. Film di successo attesi per i prossimi mesi, serie televisive e nuovi progetti sono stati rinviati o sospesi, paralizzando di fatto l’industria dell’intrattenimento.

Anche i grandi eventi promozionali, come première cinematografiche, interviste e red carpet, sono stati annullati o drasticamente ridotti. I membri di SAG-AFTRA, in sciopero, hanno infatti il divieto di partecipare ad attività promozionali legate ai film e alle serie. Questo ha comportato l’assenza di molte star da eventi chiave come il Comic-Con di San Diego e la sospensione di interviste televisive e radiofoniche legate alle nuove uscite. Di conseguenza, l’intera macchina pubblicitaria hollywoodiana, che dipende dalla presenza delle star, si è trovata in stallo.

Lo sciopero degli attori si è innestato su quello degli sceneggiatori, che è iniziato il 2 maggio 2023 sotto la guida della WGA (Writers Guild of America). Le richieste degli sceneggiatori sono simili a quelle degli attori: migliori compensi per il lavoro svolto su piattaforme di streaming, condizioni di lavoro più stabili e limiti all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la scrittura dei copioni.

Gli sceneggiatori sostengono che la struttura dei contratti televisivi e cinematografici sia rimasta ferma all’era della televisione tradizionale, non tenendo conto delle nuove dinamiche imposte dallo streaming. Inoltre, denunciano condizioni lavorative sempre più precarie e una compressione dei tempi e dei compensi, che rende sempre più difficile realizzare prodotti di qualità.

L’industria dell’intrattenimento americana sta affrontando una delle sue più grandi crisi degli ultimi decenni. Con le due principali categorie di lavoratori in sciopero, la produzione di contenuti è bloccata, causando perdite economiche ingenti. I grandi studios di Hollywood, come Disney, Warner Bros., Netflix e Amazon Studios, si trovano a dover gestire una situazione critica, poiché senza sceneggiature e attori, i set non possono funzionare.

I sindacati hanno espresso chiaramente che non si fermeranno fino a quando non otterranno miglioramenti tangibili, e le negoziazioni tra le parti sembrano essere in stallo. Le grandi case di produzione, dal canto loro, sono restie a fare concessioni che potrebbero avere ripercussioni finanziarie significative in un’industria già sotto pressione per la concorrenza e l’evoluzione tecnologica.

Lo sciopero ha visto il supporto di numerose celebrità di spicco del mondo di Hollywood. Attori come Meryl Streep, Jennifer Lawrence, Leonardo DiCaprio e Dwayne “The Rock” Johnson hanno espresso solidarietà verso le rivendicazioni dei colleghi. In particolare, alcuni di loro hanno donato cifre significative al Fondo di assistenza di emergenza istituito dal sindacato per sostenere gli attori e i lavoratori del settore più colpiti dalla sospensione del lavoro.

Questa ondata di supporto ha rafforzato la posizione dei sindacati, dimostrando che la protesta coinvolge tanto i lavoratori più giovani e meno noti quanto le grandi star del cinema. La mobilitazione delle figure più influenti di Hollywood ha avuto l’effetto di amplificare il messaggio della protesta e di attirare l’attenzione dei media internazionali.

Lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood rappresenta una crisi storica per l’industria dell’intrattenimento, in un momento in cui il settore si trova già sotto pressione per le trasformazioni indotte dallo streaming e dall’intelligenza artificiale. La battaglia per compensi equi, condizioni lavorative dignitose e la regolamentazione delle nuove tecnologie continua a tenere bloccati set e produzioni, con effetti a catena che si fanno sentire in tutto il mondo.

Di

- Danilo Sulis, oggi presidente di rete 100 passi, è l'amico di Peppino Impastato che ha fatto proseguire il cammino di Radio Aut con la nuova Radio 100 passi. Pioniere dell'informazione libera ed indipendente è stato anche docente in corsi di "Formazione professionale continua per giornalisti" presso il "centro di documentazione giornalistica" di Roma.

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