“L’Italia dei Fuochi”, inquinamento da nord a sud
Riccardo Iacona racconta i veleni della Campania, della provincia di Brescia e del porto di La Spezia
Rifiuti speciali, terre contaminate, falde acquifere inquinate. Questi gli argomenti dell’inchiesta trasmessa ieri sera Lunedì 10 Febbraio su Rai 3 a «Presa Diretta», il programma d’approfondimento condotto con successo dal giornalista Riccardo Iacona.
“L’Italia dei fuochi” è il titolo della puntata, che vuole sottolineare quanto l’emergenza dei rifiuti tossici, non riguardi solo la Campania ma tutta la nazione. Sconvolgenti le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Davide Schiavone, cugino del boss camorrista Francesco Schiavone, che ha confessato le attività illegali di sotterramento di rifiuti velenosi provenienti dalle fabbriche del nord Italia e della Germania da parte dei Casalesi. 600 milioni di vecchie lire: questo il guadagno mensile dei mafiosi per l’occultamento dei materiali inquinanti. E da trent’anni, ferro, manganese, mercurio, cromo, nichel e piombo infettano i terreni agricoli e l’acqua con cui vengono irrigati.
Saranno stati i sensi di colpa a spingere Davide Schiavone a denunciare questo abominio, perché nel frattempo i casi di tumori si sono quintuplicati nella zona compresa tra Napoli e Caserta. Tumori al seno a ragazzine di 18 anni, tumori ai testicoli agli uomini, tumori al cervello a bambini di 8 o 10 anni. Una vera strage.
Nelle intercettazioni risalenti al 1996 si parla del nuovo porto di La Spezia. A quanto pare, la città ligure sarebbe stata crocevia dei rifiuti che dal nord Europa passavano per arrivare al sud. Sotto le banchine del nuovo porto, ci sarebbero fusti di scorie pericolose: questo viene confermato dallo stesso Schiavone. Dal “Golfo dei Veleni” di La Spezia alle discariche autorizzate della provincia di Brescia, messe poi sotto sequestro per illegalità nel trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, e a quelle abusive utilizzate per i rifiuti provenienti da ogni parte del mondo.
Si è parlato anche di metalli pesanti e scorie utilizzate sia per la costruzioni di autostrade della Lombardia che di edifici abitativi del meridione. In Campania la situazione più drammatica: l’economia messa in ginocchio, perché nessuno vuole i prodotti di quelle terre e gli abitanti dei paesi della provincia casertana e napoletana che protestano affinchè si faccia una bonifica urgente su questi territori. E’stato ascoltato anche, il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, che ha affermato di avere già denunciato il problema dei rifiuti già da molti anni e che comunque il territorio afflitto da questo dramma è ridotto rispetto all’intera regione ricca di parchi naturali. In Parlamento intanto è stato approvato il Decreto sulla Terra dei Fuochi e disposto l’intervento dell’esercito per i sequestri e le bonifiche dei terreni.
Alessandro Marsala