L’EZLN compie 30 anni
Il 17 novembre 1983 nasceva l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Nato esattamente 30 anni fa con l’obiettivo di proteggere e rivendicare le popolazioni native del Messico, l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazonale con il corso del tempo ha assunto una connotazione maggiormente ideologica e politicizzata, sino a rappresentare oggi l’emblema della lotta anticapitalista e no global, sposando così la causa della difesa di tutte le popolazioni del mondo schiacciate dal peso dell’occidente.
Come il nome stesso rivela, il principale ispiratore del movimento anarchico-marxista è Emiliano Zapata, uno dei leader della Rivoluzione Messicana dei primi del Novecento contro la dittatura di Porfirio Diaz. La figura che attualmente viene ritenuta come l’erede di Zapata è il Subcomandante Marcos, capo dell’esercito popolare e portavoce più esposto dell’EZLN, nonostante le sue fattezze risultino occultate da passamontagna o fazzoletti sul viso, caratteristica di tutti i militanti zapatisti.
La metodologia di lotta dell’Esercito consiste nell’occupazione dei Comuni messicani, in particolare del Chiapas, al fine di svincolarli dal regime messicano oppressivo e creare delle terre libere di autoaffermazione dei popoli. Il modus operandi dell’Esercito non è stato sempre così pacifico, soltanto dal 2000 non si hanno notizie in merito ad eventi sanguinosi legati al movimento zapatista.
Attualmente l’EZLN opera anche a livello internazionale attraverso una rete virtuale che tiene in contatto le principali entità antagoniste di tutto il mondo, che vedono nell’Esercito la frangia anticapitalista e no-global più strutturata e radicata, oltre ad essere quella maggiormente riconosciuta a livello politico nonostante il campo d’azione concreto abbastanza ristretto al territorio messicano.