Letta non molla e lancia ‘Impegno Italia’
Letta ironia su Renzi, lancia #iosonoserenoanzizen. Oggi direzione Pd
Dopo una giornata frenetica, con voci e smentite sul cambio di premier a Palazzo Chigi, oggi è il giorno della direzione Pd prevista per le 15. Direzione dove Renzi ieri sera via twitter ha detto che farà chiarezza: ”Leggo tante ricostruzioni sul governo. Quello che devo dire, lo dirò domani (cioè oggi, ndr) alle 15 in direzione. In streaming, a viso aperto”.
Ieri pomeriggio intanto Enrico Letta ha reso nota la sua posizione, dopo il gelo dell’incontro col il segretario Pd avvenuto in mattinata. Nessun passo indietro e anzi la presentazione di ‘Impegno Italia’, per rilanciare l’azione di govero.
”Le dimissioni non si danno per dicerie. Ognuno deve dire cosa fare, soprattutto chi vuole venire al posto mio deve dire cosa vuole fare”. Lo ha detto il premier Enrico Letta nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi tenuta per presentare ‘Impegno Italia’.
”I cittadini – ha aggiunto – chiedono chiarezza. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Il mio partito anzitutto. Io credo che ognuno debba dire cosa vuole fare, giocando a carte scoperte; le prospettive personali non mi riguardano. La durata di ‘Impegno Italia’ è legata al completamento delle riforme” ha detto il premier. ”Terminato il processo di riforme, il lavoro va a compimento; le mie prospettive personali non c’entrano niente, né sulle cose di adesso, né sulle cose che mi si propongono per il futuro” ha aggiunto Letta, rivendicando il lavoro fatto, soprattutto in tema di riforma della politica. ”Abbiamo fatto dei passi avanti, soprattutto con il decreto legislativo che ha abolito il finanziamento dei partiti”.
Soffermandosi sul pacchetto, Letta ha precisato che prevede 30 miliardi per il rilancio dell’economia, di cui 13 arriveranno dalla spending review. Nel documento “trovate le risorse, dove trovarle e dove destinarle. Tre i principali obiettivi di entrata”. Da spending review, rientro capitali e risparmio sui tassi ”troveremo i 30 miliardi per il rilancio nel biennio 2014-2015. Occorre prendere sul serio la spending review – ha precisato – Cottarelli ha presentato degli obiettivi, io li ho ritarati sulla prudenza perché sono un uomo prudente, su quello che è effettivamente raggiungibile, e penso che tra quest’anno e la Legge di Stabilità 2015, oltre ai 3,6 già previsti, di metterne altri 13”.
In mattinata era durato più di un’ora l’atteso faccia a faccia tra Matteo Renzi e il premier. I due leader sono rimasti, rispettivamente, sulle proprie posizioni, stando a quanto trapela da fonti di Palazzo Chigi. Dal Nazareno, invece, si parla di ”incontro positivo”.
Intanto da Lisbona, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a chi gli chiedeva se ci fosse il rischio di elezioni anticipate ha risposto con un secco “non diciamo sciocchezze”.
Letta non molla ma le voci su un incarico a Renzi ci sono e Sel pone delle condizioni all’ipotesi Renzi I. “Se lo schema resta quello del governo Letta, non esiste alcuna possibilità per Sel di sostenere Matteo Renzi a Palazzo Chigi” scrive su Facebook il leader Nichi Vendola. “Io mi siedo a ragionare solo se si discute di sofferenza sociale e di avanzamento nei diritti civili”. La Lega apre. “Vogliamo chiedere” a Renzi “che cosa vuole fare: non diciamo un no a priori, dica se vuole esentare gli alluvionati dalle tasse, se vuole cancellare la riforma Fornero, se vuole ridiscutere l’euro e l’Europa” dice il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. “Se Renzi ci stupisse con risposte concrete – afferma – noi non siamo pagati per dire no a priori, se invece saranno solo chiacchiere gli faremo la guerra in Parlamento”. Come dice Lucia Annunziata: “Una crisi drammatica, una gestione ridicola.”