Legge elettorale, possibile responso a breve
Grasso avverte il Senato: “Se non si decide passa alla Camera”
È cominciato alla Consulta l’esame delle questioni di legittimità poste sulla legge elettorale in vigore. Possibile, ma non è scontato, che una decisione arrivi in giornata.
Ieri i giudici della Corte costituzionale hanno ascoltato in udienza pubblica l’esame del caso fatto dal relatore Giuseppe Tesauro e poi gli interventi degli avvocati Aldo Bozzi, Claudio Tani e Felice Carlo Besostri che hanno illustrato le ragioni dei ricorrenti, promotori di un’azione contro la Presidenza del Consiglio e il ministero dell’Interno davanti al Tribunale di Milano, e sul quale la Corte di Cassazione ha chiesto l’intervento della Corte Costituzionale.
Al centro del ricorso, il premio di maggioranza della legge elettorale, che è assegnato a chi prende più voti senza fissare un quorum minimo prestabilito e le liste bloccate, predeterminate dai partiti, che non consentono le preferenze.
Il presidente del Senato Grasso ha avvertito i parlamentari: “Se continua lo stallo, trasferisco la questione della legge elettorale alla camera. Non rischiamo che si fomenti la rabbia contro i partiti”