Legge elettorale, Letta: “L’Italia ha bisogno di riforme”
Pd e Fi ritirano gli emendamenti, possibile un nuovo incontro
“C’è bisogno di riforme ma è anche più importante la capacità di decidere e la nuova legge elettorale risolve il problema del bicameralismo perfetto, per questo sono fiducioso che l’iniziativa dei partiti principali, e del Pd, per una nuova legge elettorale arrivi a un risultato positivo anche per il rafforzamento dell’Italia”. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, al termine del bilaterale Italia-Spagna, sottolinea che la riforma elettorale è determinante anche in chiave europea alla vigilia della missione a Bruxelles per l’incontro con la Commissione.
“Sostengo con grande forza l’iniziativa sulla legge elettorale e sulla fine del bicameralismo perfetto che rendono l’Italia più forte”, spiega ancora il premier, evidenziando che “le riforme istituzionali sono il pilastro principale”. E ribadisce: “Il più felice se c’è un risultato positivo sono io e per questo sono fiducioso sulla capacità di risolvere questa questione in modo positivo, faccio di tutto con spirito costruttivo per aiutare, per quel che posso visto che si tratta di materia parlamentare, per il buon esito della vicenda”.
Sulla questione interviene di nuovo Matteo Renzi. Parlando con i giornalisti a Firenze, a proposito degli emendamenti, il leader Pd avverte: ”Non può saltare un accordo per uno 0,5%, un accordo atteso da 30 anni. Sarà realizzato tutto ciò che è utile, ma con la saggezza che deriva dal fatto che gli italiani sanno perfettamente che siamo a un bivio straordinario”.
“Se si affossa anche questa possibilità di riforme – dice Renzi – allora diventa davvero delicato immaginare che ci sia un nuovo spazio di speranza per questa legislatura. Ma io sono molto ottimista”.
Sono circa 30 gli emendamenti del Pd e Renzi ha deciso per il momento di sospenderli, a differenza da Forza Italia che eppure aveva minacciato la sospensione. Alla luce degli ultimi sviluppi, non è escluso un nuovo incontro tra Renzi e Berlusconi per parlare di alcune cose riguardo la legge elettorale: premio di maggioranza al 38%, innalzare lo sbarramento sia in coalizione che fuori, la questione delle preferenze (difficile) e il ‘salva-Lega’ proposto dalla destra. Renzi però smentisce tutto.
Sono invece 57 gli emendamenti del M5S alla legge elettorale messi a punto dai membri delle Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato. “Le proposte di modifica presentate – spiega all’Adnkronos Vito Crimi – vanno verso il modello proporzionale indicatoci dalla Rete”. Nello specifico, il M5S chiede “che vengano introdotte le preferenze – battaglia storica del Movimento – l’abolizione dei premi di maggioranza e lo stop, di conseguenza, al doppio turno” previsto dall’Italicum. Grillo intanto propone un referendum on-line sui collegi, dopo aver fatto scegliere tra proporzionale e maggioritario.
Scelta Civica ha presentato circa 20 emendamenti. Nelle proposte di modifica in particolare si chiede l’introduzione di collegi uninominali e la regolamentazione delle primarie per legge.
Mentre sono 11 gli emendamenti dell’Ncd. Tra le proposte di modifica, la richiesta di eliminazione dal testo base della legge delle norme relative al Senato. Ncd ha anche presentato un emendamento per abbassare all’8 per cento la soglia del 12 prevista per le coalizioni. Ci sono quindi diverse proposte per superare le liste bloccate: preferenze, collegi uninominali e un sistema misto di preferenze e collegi.