La talpa della famiglia reale era Lady D
La principessa avrebbe fornito i numeri di telefono dei Windsor ai tabloid
Era Diana la fonte dei tabloid inglesi. A rivelarlo è Clive Goodman, all’epoca corrispondente reale del News of the Word. «La principessa mi inviò tre rubriche telefoniche. E mi chiamò per sapere se le avessi ricevute» ha raccontato Goodman al processo per il quale è imputato – insieme ai fedelissimi di Murdoch – con l’accusa di per violazione illegale della privacy, cospirazione e intralcio alla giustizia. Secondo queste dichiarazioni quindi 3 delle 15 rubriche trovate nella sua abitazione nel 2006 in seguito ad una perquisizione non sarebbero frutto della corruzione di un poliziotto, ma arriverebbero direttamente da Buckingham Palace. «Diana stava vivendo un periodo molto brutto della sua vita, voleva che venissero smascherate le forze potenti schierate contro di lei. A quel tempo era in una situazione molto tesa col principe di Galles e si sentiva sopraffatta dalla gente attorno a lui» continua Goodman.
La “principessa triste”, tanto amata dal popolo inglese quanto detestata dalla famiglia reale, avrebbe dunque agito spinta da desideri di rivalsa e vendetta, al solo scopo di ferire il marito e i parenti di lui. Le sue rivelazioni furono utilizzate da Goodman e da altri cronisti per realizzare diversi scoop sulla fine del matrimonio tra Carlo e Diana e smascherare le rispettive tresche amorose. Con cadenza settimanale Goodman riceveva i “green books” costantemente aggiornati recapitati per posta o consegnati consegnate tramite valletti della casa reale.