Kyenge a Brescia, risse tra Lega e migranti
Rivendicazioni di “razzismo al contrario” da un lato e di diritti dei migranti dall’altro in occasione del convegno del ministro dell’Integrazione Kyenge nel capoluogo Lombardo
Scontri stamane a Brescia tra Lega Nord e Fratelli d’Italia con i migranti dell’associazione “Diritti per tutti” e i centri sociali, riuniti all’esterno dell’auditorium San Barnaba dove si svolgeva una tavola rotonda con il ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. All’esterno dell’auditorium esponenti di Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Nuova e Forza Italia. Tra questi anche l’assessore regionale Viviana Beccalossi (Fratelli d’Italia), che aveva già attaccato il ministro alla vigilia dell’evento, il consigliere regionale leghista Fabio Rolfi e il parlamentare e suo compagno di partito Stefano Borghesi.
Alle dieci il dirigente di Fratelli d’Italia e l’ex vicesindaco di Brescia, hanno partecipato ad una manifestazione insieme a rappresentanti di Forza Nuova, poco lontano dal luogo dove si trova il ministro Kyenge. I manifestanti hanno contestato le idee del ministro dell’Integrazione dicendo che su questo tema “Brescia ha già dato”. Alle undici una ventina di loro, con Beccalossi e Rolfi in testa, si sono presentati all’esterno dell’auditorium srotolando lo striscione “L’italianità è storia e tradizione no allo ius soli”, subito fatto togliere dalla Digos. Tutto è cominciato quando alcune persone di nazionalità straniera hanno esposto uno striscione, che secondo Beccalossi e Rolfi non doveva essere fatto esporre perché non autorizzato. Dopo una mezz’ora i due gruppi sono venuti a contatto e sono volate parole forti come “bastardi” e “andate a casa”.
«Siamo qui per difendere i diritti degli italiani che in una città come Brescia che ha la più alta presenza di stranieri rischiano di subire un razzismo al contrario» ha detto l’assessore Beccalossi. Per il consigliere regionale della Lega Fabio Rolfi «il Ministro Kyenge è un pericolo per le sue idee di apertura indiscriminata agli stranieri».
La polizia ha allontanato i militanti di destra che non erano stati autorizzati ad arrivare davanti all’auditorium. La Questura di Brescia aveva infatti autorizzato solo la manifestazione in piazzale Arnaldo, quella tenutasi in mattinata a qualche centinaia di metri di distanza dall’auditorium. La situazione poi è tornata alla normalità e verso le tredici il ministro Kyenge ha lasciato l’auditorium. Nessuno, fanno sapere dalla questura, si è fatto male, né vi sono fermati.