Italicum, presentato il testo
Arriva in Commissione Affari costituzionali la proposta di modifica della legge elettorale. Alla maggioranza andranno tra 327 e 340 seggi. Parità di genere nei candidati alle liste.
Dopo giorni di dibattiti interni e contrattazioni tra le forze politiche, è stato presentato in Commissione Affari Costituzionali della Camera il testo di modifica della legge elettorale.
Sistema proporzionale con premio di maggioranza fissato al 35% o in alternativa ballottaggio tra le prime due coalizioni.
Le circoscrizioni saranno divise in piccoli collegi plurinominali, ognuno dei quali assegnerà, con metodo proporzionale su base nazionale, da tre a sei seggi. Le liste bloccate, che dovranno contenere un numero di candidati non eccedente al numero dei seggi che spettano a quel collegio, saranno ordinate rispettando la partità di genere. Abolita la possibilità di candidarsi in più collegi. Novità anche nella scheda elettorale : oltre al nome del candidato premier, saranno presenti anche i nomi di tutti i candidati a quel collegio.
Le liste dovranno almeno presentarsi in un quarto dei collegi così da arginare il fenomeno delle liste civetta. Lo sbarramento sarà del 12% per le coalizioni, del 5% per le liste che si presenteranno in coalizione e dell’ 8% per chi invece correrà da solo. Chi raggiunge il 35% dei voti avrà assegnato un premio di maggioranza che porterà il vincitore ad avere al massimo 340 seggi. In caso di ballottaggio, dove non saranno possibili nuovi apparentamenti tra le liste, il premio sarà ridotto a 327. Le opposizioni si divideranno proporzionalmente i restanti seggi.
Stesse modalità per il Senato con la modifica delle grandezze delle circoscrizioni perché minore è il numero dei votanti. Si tratta di una clausola di salvaguardia che entrà in funzione solo se la riforma costituzionale che cancellerà il bicameralismo perfetto, rendendo il Senato un organo non elettivo, dovesse naufragare.
La discussione a Montecitorio è stata calendarizzata per il 29 gennaio ed entro il 31 ci sarà già la prima votazione.