Italia, il lavoro che non c’è
A giugno 2013, secondo quanto rilevato dall’Istat, il numero di disoccupati diminuisce dell’1,0% rispetto al mese precedente, cioè di 31 mila unità.
Di Vito Campo
I dati che continuano a giungere dal “fronte” lavoro sono sempre più drammatici. In Italia il lavoro non c’è, oppure se c’è, in misura quasi impercettibile, diventa quasi impossibile trovarlo. Infatti, l’esiguità dei posti messi a disposizione dal mercato, unitamente alla grande massa di persone in cerca di lavoro, rende una vera chimera la possibilità di trovarne uno qualsiasi. Due generazioni di giovani sono perdute in questo limbo d’impotenza, in uno scontro, quasi epico, tra la volontà di trovare una collocazione lavorativa e il quasi invalicabile muro che li confina all’inazione. Appare così chiaro come gli ultimi interventi del Governo, si rivelano un mero contentino ad una situazione che si rivela sempre più esplosiva.
In questo quadro si muovono anche gli ultimi dati dell’Istat, che anche se fanno rilevare un lievissimo calo della disoccupazione, raccontano di un esercito, pari a 3 milioni e 89 mila, di senza lavoro. Il numero di disoccupati comunque aumenta dell’11,0% su base annua, cioè di 307 mila unità. Il tasso di disoccupazione è pari al 12,1%, in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente e in aumento dell’1,2% nei dodici mesi.
Le persone in cerca di lavoro, aventi una fascia d’età compresa tra i 15 e i 24 anni, sono 642 mila e rappresentano il 10,7% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni – ossia l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca – è pari al 39,1%, in aumento dello 0,8% rispetto al mese precedente e del 4,6% nel confronto tendenziale.
Il numero di individui inattivi – cioè di coloro i quali non studiano e non cercano lavoro – tra i 15 e i 64 anni, aumenta dello 0,3% rispetto al mese precedente (+39 mila unità) e dello 0,4% rispetto a dodici mesi prima (+51 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% su base annua.
A giugno 2013, gli occupati sono 22 milioni e 510 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente (-21 mila) e dell’1,8% su base annua (-414 mila). Il tasso di occupazione, che è pari al 55,8%, rimane invece invariato in termini congiunturali, e diminuisce dell’1,0% rispetto a dodici mesi prima.