India: no alla pena di morte per i Marò
La legge indiana anti pirateria verrà comunque applicata
Due giorni fa il governo indiano aveva deciso di non applicare la legge anti pirateria (Sua Act) alla vicenda dei due militari di marina italiani. Oggi il ministero dell’Interno attraverso l’agenzia di stampa Pti, fa sapere che è d’accordo sul non invocare la pena di morte, ma che al caso verrà comunque applicata la Sua Act .
La questione passa quindi al procuratore generale Vahanvati il quale, in tempi brevi, dovrà esprimere la propria posizione in merito cercando di risolvere la discordanza tra una norma che prevede espressamente la pena capitale e la sua applicazione nel caso concreto.
Dopo l’ennesimo rinvio dell’udienza prevista per il 3 febbraio, il giudice della Corte Suprema Bs Chauan ha imposto ai pm il termine perentorio di sette giorni per presentare i capi di imputazione che ancora mancano nonostante quasi due anni di indagini. Sembra quindi scongiurato il pericolo della pena di morte, anche se bisognerà attendere il 10 febbraio per conoscere le modalità di incriminazione dei due militari.