Il trapianto di cuore compie 46 anni
Il 3 dicembre 1967 Christiaan Barnard portò a termine il primo trapianto cardiaco della storia
Protagonisti assoluti del 3 dicembre di 46 anni fa sono Louis Washkansky e Christiaan Barnard, rispettivamente paziente e cardiochirurgo del primo trapianto di cuore, intervento che allora non era stato mai effettuato prima.
Il dottor Barnard, dedicatosi alla cardiochirurgia a seguito della triste vicenda della morte del suo fratellino a causa di un problema cardiaco, effettuò i suoi studi nell’inedito campo dei trapianti cardiaci tra Città del Capo e gli Stati Uniti, che contribuirono ad espandere ulteriormente le frontiere tecniche del giovane medico. Proprio nella natia Città del Capo l’ormai 45enne Barnard si trovò davanti alla possibilità di mettere a frutto suoi studi innovativi, affrontando il primo rischioso trapianto cardiaco.
L’occasione si presentò quando, nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1967, la giovane Denise Darvall morì a seguito di un incidente stradale, diventando inconsapevolmente il primo donatore di cuore della storia; destinatario del vitale organo fu Louis Washkansky, 55enne diabetico e cardiopatico. Così il 3 dicembre un team composto da 30 medici, capitanati da Christiaan Barnard, riuscì in 9 ore ad impiantare il cuore della giovane nel petto dell’uomo, con grande successo. Tuttavia a causa degli effetti collaterali del rigetto, ancora ignoti ed imprevedibili, Louis morì dopo 18 giorni dall’intervento; stessa sorte toccò al secondo paziente che si sottopose all’innovativa procedura, Philip Blaiberg, che sopravvisse solo 19 mesi dal trapianto.
Nonostante queste imprevedibili conseguenze, Barnard venne considerato, così come tutt’oggi, come uno dei capostipiti della cardiochirurgia, nonché medico dal considerevole coraggio, pronto a spingersi oltre il conosciuto.