Il rapporto dei questori: «Impedita fisicamente l’espressione del voto»
M5s voleva bloccare la Camera. Censurato Dambruoso
«Numerosi parlamentari, hanno adottato comportamenti che, esulando da ogni forma legittima di ostruzionismo o di contestazione, sono stati finalizzati ad ostacolare materialmente, vale a dire attraverso forme fisiche di impedimento, il funzionamento degli organi parlamentari e a precludere ad altri deputati la possibilità di esercitare le proprie funzioni», è il resoconto stilato dai deputati questori sul parapiglia scoppiato all’approvazione del dl Imu-Bankitalia, in aula a Montecitorio il 29 e il 30 gennaio.
Secondo quanto riportato dai questori Paolo Fontanelli e Gregorio Fontana «Mai prima d’ora, infatti, erano stati messi in atto da parte di un gruppo così numeroso di deputati comportamenti volti a impedire fisicamente l’espressione del voto da parte degli altri deputati o la partecipazione ai lavori di un organo parlamentare». «Si tratta – spiegano nella relazione – di un fenomeno di eccezionale gravità sul piano istituzionale che deve essere chiaramente contrastato con la dovuta fermezza» con sanzioni, come previsto dal regolamento, che andranno dai due ai quindici giorni di sospensione dall’attività parlamentare. Nei prossimi giorni verranno ascoltati gli oltre 40 deputati, per la maggior parte di M5S, alcuni anche di Sel e Fratelli d’Italia, coinvolti nella vicenda e negli episodi del 24 gennaio, per il sit-in durante le votazioni nominali dello stesso decreto, e per l’occupazione dei banchi del 4 dicembre scorso. Indipendentemente dal periodo di sospensione ai deputati sarà comunque permesso di prendere parte ai lavori di discussione della riforma elettorale previsti per l’11 febbraio.
Anche il questore Dambruoso è finito nel rapporto dei colleghi Fontana e Fontanelli per il famigerato pugno alla deputata grillina Lupo, definito come «estraneo alla funzione da questi ricoperte», viene descritto minuziosamente nei fatti come tutto il resto accaduto in aula: «nell’intento di allontanare la deputata Lupo» dal banco del governo «protendeva il braccio destro colpendola con la mano tra il collo e il volto e sospingendola al centro dell’emiciclo. Ne nasceva un diverbio, durante il quale Dambruoso respingeva per due volte la deputata con le mani, mentre un assistente parlamentare si frapponeva trai due deputati».