Il capo del Movimento 9 dicembre contro gli ebrei
In un’intervista a Repubblica, il leader del movimento incolpa banche ed ebrei per la crisi
A finire nell’occhio del ciclone e ad attirare l’attenzione oggi è Andrea Zunino, leader del Movimento 9 dicembre, che in un’intervista a “La Repubblica” si è lasciato andare a gravi considerazioni antisemite. «Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei» queste le dichiarazioni che hanno fatto scandalo, linguaggio e concetti simili a quelli usati da nazisti negli anni 30, assolutamente inaccettabili in una democrazia. Zunino, che afferma di non aver mai avuto tessere di partito e che non vota da 14 anni, dice anche di ispirarsi al premier ungherese Orban. Utile ricordare che l’Ungheria in questi ultimi anni ha rischiato seriamente di essere messa ai margini della comunità internazionale perché le leggi approvate dal mito di Zunino, Orban, minano fortemente lo Stato di Diritto. Infatti la nuova Costituzione approvata in Ungheria prevede, tra le tante cose, fortissimi limiti alla libertà di stampa e alla magistratura inoltre criminalizza i senzatetto e discrimina le coppie, anche eterosessuali, non sposate.
Le reazioni all’intervista di Zunino non si sono fatte attendere. Renzo Gattenga, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha definito le parole del leader Movimento 9 dicembre come «deliranti che richiamano, senza alcun pudore e vergogna, un periodo storico caratterizzato da morte, violenza e negazione dei diritti più elementari».
Quanto detto da Zunino scandalizza ma non sorprende. Da diverso tempo, sia in ambito giornalistico che istituzionale, si denuncia l’infiltrazione di frange neofasciste nelle proteste di questi giorni. Anche le immagini delle manifestazioni, in cui in verità non si vedono certo migliaia di persone, documentano come, guardando cori, bandiere e stili, almeno la metà dei partecipanti facciano parte della galassia dell’estrema destra. Nulla di strano quindi che il leader, anzi portavoce, come ama definirsi, del “Movimento 9 dicembre” si lasci andare a tali considerazioni.
Dopo quattro giorni le proteste del Movimento e dei Forconi non sembrano placarsi e dovrebbero durare, nelle intenzioni degli organizzatori, fino a Natale. Mercoledì prossimo il “Coordinamento 9 dicembre”, dietro al quale si sono raggruppate tutte le sigle partecipanti, terrà una manifestazione a Roma. Quella che era stata annunciata come “Marcia su Roma” (a proposito di richiami neofascisti) sarà invece, come ha dichiarato Mariano Ferro, un presidio fatto in un luogo concordato con la Questura in modo da svolgere la manifestazione secondo i canoni previsti dalla legge. Da segnalare che il referente romano del coordinamento, Enrico Leoni, in questo lo contraddica. Per lui la manifestazione sarà lunedì e non sarà in un posto fisso ma itinerante e a macchia d’olio in vari punti della Capitale.