Pubblicato: ven, 31 Gen , 2014

Gravi danni per il maltempo nel centro Italia

Apprensione per l’Arno a Pisa e per gli allagamenti a Roma e nel Lazio

Voragine causata a Roma dal maltempo di ogg i

Voragine causata a Roma dal maltempo di oggi

È, ancora una volta, emergenza maltempo in Italia. Ad essere colpito è tutto il Paese ma la situazione più critica è nel centro, soprattutto in Lazio e Toscana con l’Arno in piena a Pisa e Roma allagata.

Non si registrano vittime ma sono gravi i danni alle cose. L’Aniene, affluente del Tevere, è straripato a Trevi inondando i campi e isolando le case della zona, a Roma, invece, la situazione è più complicata anche se la diminuzione della pioggia potrebbe indurre all’ottimismo per le prossime ore. Alcune fermate della metro sono state chiuse perché inondate e sono diverse le zone della Capitale allagate a seguito della “bomba d’acqua” di stamane. Il Tevere, che pur al momento non rischia di straripare, si è ingrossato di 3 metri e già una delle tipiche chiatte è stata strappata dalle funi che la ancoravano ed ora è alla deriva. Il raccordo anulare è di fatto isolato dal resto della città, in pratica chi si trova nel GRA non riesce, a causa degli allagamenti, ad uscirne per rientrare nel centro città. Nel particolare pericolosa la situazione all’altezza dello svincolo “Casal Del Marmo” in cui la circolazione è bloccata non solo dall’acqua a ma anche da una frana che ha invaso la carreggiata e, ma non ci sono ancora conferme, potrebbe aver travolto alcune baracche forse abitate. Tra inondazione e frane tutta l’ampia zona di Roma nord è al momento totalmente isolata e sono molte le case assediate dall’acqua.

Grave è anche la situazione in Toscana. A Pisa, dove sono state chiuse le scuole per precauzione, l’Arno è in piena ed è stato deciso, con l’ausilio dei militari,  di installare delle paratie supplementari per evitare che il fiume possa straripare in città. A Volterra, nella provincia pisana, il Sindaco ha riferito che in pieno centro storico è crollato un tratto di circa 30 metri delle mura medievali costringendo ad evacuare una decina di abitazioni nell’area circostante il cedimento.

Disagi si registrano anche in altre zone, in Friuli, nella zona di Pordenone sono state chiuse alcune strade per gli allagamenti e i smottamenti. Problemi anche nel modenese dove il Secchia e il Panaro sono a rischio esondazione.

Ormai parlare dei danni del maltempo è diventato quasi un cliché, il livello del dissesto idrogeologico e l’urbanizzazione selvaggia è tale che ogni ondata di maltempo diventa un’allerta per il Paese. Le inondazioni e frane di oggi non hanno ancora causato vittime (e si spera si non essere smentiti) ma i morti causati da questo tipo di eventi sono numerosi e nonostante questo si continua a tagliare i fondi destinati alla prevenzione e a costruire in zone dove la logica, prima ancora delle leggi, suggerirebbero di non edificare.

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