Governo, Napolitano decide per la verifica parlamentare
Segnerà la discontinuità tra le larghe intese e la nuova fase. Lo annuncia Napolitano, dopo l’incontro con FI
Napolitano ha deciso. Il passaggio parlamentare ci sarà.. E’ costituzionalmente corretto. Il capo dello Stato ne ha ravvisato l’opportunità dopo avere incontrato i capigruppo, i presidenti e vice presidenti di commissione di Forza Italia. Un incontro durato, ieri, più di un’ora, alla fine del quale l’ufficio stampa del Quirinale ha annunciato che “ci sarà senza dubbio un passaggio parlamentare che segni la discontinuità politica tra il governo delle larghe intese e il governo che ha ricevuto la fiducia sulla legge di Stabilità”.
Forza Italia, dopo l’uscita dalla maggioranza e dopo il voto sulla decadenza, aveva chiesto un colloquio con il presidente della Repubblica perché si aprisse formalmente una crisi di governo, perché Letta si presentasse dimissionario al Colle, essendo cambiata la natura del governo. La tenuta della maggioranza, hanno precisato in una nota gli azzurri, non può reggersi sul voto di un singolo provvedimento che, “seppure importante, non può bastare a decretare la fine di una grande coalizione e la nascita di qualcosa che con quel progetto politico non ha nulla a che vedere”.
La necessità di segnare una discontinuità tra le due fasi era stata sottolineata anche dal candidato alle primarie del Pd, Renzi. Appello al quale fa eco Alfano che, sicuro di avere i numeri e, quindi, la golden share sulla maggioranza, ravvisa l’esigenza di ridiscutere il programma, dopo l’8 dicembre.
Le Camere, quindi, saranno chiamate a decidere sul nuovo impegno programmatico del premier e non sulle sue dimissioni. I termini, i tempi e i contenuti della consultazione saranno decisi lunedì pomeriggio, quando Letta salirà al Colle per incontrare il presidente della Repubblica.
Forte del risultato ottenuto al Senato, martedì scorso, rinvigorito dalla fiducia che è stata tributata al governo, Letta ha commentato: “il passaggio parlamentare costituirà un’occasione per rafforzare il governo e la sua legittimità”.