Giuliana Dal Pozzo, dalla parte delle donne
È morta a Roma Giuliana Dal Pozzo, fondatrice del Telefono Rosa sulle violenze domestiche
In un periodo come questo, in cui i casi di femminicidio sono all’ordine del giorno, è morta a 91 anni Giuliana Dal Pozzo, la giornalista e scrittrice di spinosi temi al femminile nota per aver fondato il Telefono Rosa. In questi giorni Giuliana viene così ricordata per il suo contributo alla tutela e al sostegno delle donne vittime di violenze domestiche, fenomeno di cui la giornalista ha deciso di erigersi come solida antagonista.
Dopo anni nella redazione del settimanale “Noi Donne”, in cui venivano pubblicati fin troppo di frequente episodi di violenza perpetrati sulle donne, nel 1988 Giuliana Dal Pozzo decide di fondare il Telefono Rosa, uno sportello patrocinato dal Comune di Roma avente l’obiettivo di accogliere le telefonate delle donne vittime di violenza, offrendo un orecchio per questi episodi così poco ascoltati. Nel corso degli anni il Telefono Rosa ha assunto rilevanza ed ha ampliato il suo raggio d’azione, il numero dei volontari si è moltiplicato sino a costituire un organico specializzato comprendente psicologhe, avvocati, medici e assistenti sociali. Ad oggi il Telefono Rosa possiede sedi dislocate in tutta Italia, offrendo un servizio maggiormente strutturato e diversificato, come l’accoglienza alle donne senza dimora, servizi di consulenza per immigrati, attività formative volte alla prevenzione e al soccorso di violenze di qualsiasi genere.
Giuliana Dal Pozzo è diventata dunque una vera e propria paladina delle donne, la cui attività di denuncia si è estinta solo insieme alla sua vita, lasciando comunque una forte eredità: fino all’ultimo la giornalista e scrittrice ha dedicato il suo lavoro alla tutela dei diritti delle donne, in un contesto sociale ormai diverso e più attento al fenomeno, anche per merito suo.