Pubblicato: Mer, 29 Gen , 2014

Gazzabet, giornalisti in rivolta

Il progetto di creare un’agenzia di scommesse online legata alla Gazzetta dello Sport ha provocato la rivolta dei giornalisti che denunciano il rischio per la credibilità e l’indipendenza del giornale

 

gazzabetLa Gazzetta dello Sport, il più importante e prestigioso giornale sportivo italiano, potrebbe avere presto una sua agenzia online di scommesse.

Si chiamerà Gazzabet, sarà l’agenzia di scommesse di RCS ma sarà gestito da un operatore esterno che potrà contare sul nome e il marchio della Gazzetta. Il gruppo editore della Rosea non è nuovo ad operazioni di questo tipo, infatti Marca, popolare giornale sportivo spagnolo ed edito proprio da RCS, ha già da tempo un suo portale di scommesse online chiamato Marca Apuestas.

Ad opporsi ci sono i giornalisti della Gazzetta che ieri hanno scioperato, nel weekend non hanno firmato gli articoli e hanno sospeso la messa online del nuovo sito del quotidiano. A motivare la protesta non solo ragioni di ordine etico, deontologico e giuridico ma anche l’indipendenza stessa dei giornalisti sarebbe in dubbio. Tra gli azionisti del gruppo Rcs, infatti, ci sono anche diversi proprietari di club della Serie A di calcio come Juventus, Fiorentina o Torino, il che porterà alcuni soggetti ad essere contemporaneamente titolari del più letto quotidiano sportivo, di una società di calcio e di un’agenzia che proporrà scommesse anche sulle squadre possedute. Accanto ai redattori si è schierato subito l’Ordine che in comunicato ha dichiarato che “sostiene la decisione adottata dal CdR della Gazzetta dello Sport che ha indetto a giorni alterni lo sciopero delle firme; ravvisando elementi di commistione tra pubblicità e informazione invita il direttore della Gazzetta dello Sport a sospendere e revocare la pubblicazione di Gazza Bet”

Pronta la risposta di direttore ed editore. Andrea Monti, direttore della testata, ha negato che all’interno del quotidiano saranno presenti quattro pagine dedicate alle scommesse e «Gazzabet non sarà un’entità del giornale». Difende l’operazione l’ad di RCS Mediagroup Pietro Scott Jovane: «un’opportunità per assecondare i desideri dei lettori» inoltre ha fugato ogni dubbio d’indipendenza affermando che «si possono verificare nuovi modelli di interazione con il pubblico se si hanno i migliori giornalisti del settore, avendo grande capacità di distinguere i ruoli».

Nonostante le proteste dei giornalisti, che hanno pure fatto partire una petizione online che ha già raggiunto circa 6mila firme, il progetto GazzaBet pare che andrà in porto e partirà, così come preventivato, in concomitanza con i Mondiali di calcio. Da ricordare che questo è l’ennesimo escamotage di RCS per fare fronte alla crisi, da ultimo la vendita al fondo americano Blackstone, per 120 milioni, della sede storica del Corriere della Sera di via Solferino. A differenza del passato, però, stavolta il rischio di aver oltrepassato il segno è altissimo.

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