Fuoco incrociato a Kinshasa
Fuori controllo la situazione nella capitale del Congo, è guerra tra ribelli e forze governative
Da questa mattina Kinshasa, la capitale del Congo, è nel caos a causa dell’inasprirsi degli scontro tra le milizie ribelli e le forze dell’ordine. I gruppi armati hanno occupato, a seguito di cruente sparatorie, i punti nevralgici della città come la sede della televisione nazionale e l’aeroporto, prendendo in ostaggio civili ed agenti.
Stando al videomessaggio messo in onda dai ribelli durante l’occupazione della radio-televisione congolese, il motivo degli scontri è di natura etnico-religiosa: i gruppi armati agiscono in nome di Gideon Mukungubila, leader religioso che nel 2006 ha perso le elezioni governative contro l’attuale presidente Joseph Kabila, che gode dell’appoggio delle potenze ruandesi dai tempi della reggenza di suo padre Laurent Kabila.
Il caos del Congo ha colpito anche 24 famiglie italiane bloccate nel territorio da settimane a causa della decisione del governo di bloccare i procedimenti di adozione sino a settembre. I contatti con le famiglie sono difficili, la Farnesina ha lanciato il divieto di uscire dai propri rifugi e ha dichiarato l’assoluta necessità di rafforzare i servizi dell’ambasciata italiana a Kinshasa.