FS: Investimenti per 24 miliardi
Presentato piano di investimento di Ferrovie delle Stato, previsti investimenti sulla rete e potenziamento dell’alta velocità e del trasporto su gomma
Torna a rilasciare dichiarazioni l’amministratore delegato di Ferrovie dello stato Mauro Moretti, questa volta non hanno nulla a che fare con la querelle dei giorni scorsi avuta con il premier Renzi, in merito agli spropositati stipendi dei manager pubblici. Si parla di investimenti, ammodernamento della rete e potenziamento dei servizi offerti. Un’ambizioso piano industriale che prevede un aumento progressivo dei fatturati del 3,5% annuo con conseguenti ricadute positive sul risanamento delle casse del gruppo e il potenziale potenziamento dei servizi offerti.
I numeri
Come anticipato verranno stanziati 24 miliardi di cui solo 8,5 provenienti dalle casse di Fs, la restante quota di 15 miliardi verrà versata dallo stato, nel dettaglio: «Gli investimenti previsti nel Piano assommano a poco meno di 24 mld di euro, di cui oltre 8,5 in autofinanziamento/debito. Di questi 6,4 mld destinati a treni e tecnologie a servizio dei business, per migliorare lacustomer experience, e 1,7 mld alla rete AV/AC. Circa 15 mld sono legati al Contratto di Programma tra Stato e RFI per il mantenimento degli standard di sicurezza sull’intero network e il potenziamento della rete convenzionale, con significativi interventi sulle infrastrutture nei nodi metropolitani, a vantaggio del trasporto locale, e sui Corridoi TEN-T (Trans-European Networks – Transport) definiti dall’Unione Europea, con particolare riferimento al SUD Italia (Napoli – Bari, Salerno – Reggio Calabria, Sicilia). La conferma dei trasferimenti è subordinata alle decisioni che il Governo assumerà nei prossimi anni, in base alle risorse finanziarie disponibili e alle priorità degli interventi da realizzare per il potenziamento infrastrutturale ferroviario del Paese».
Gli aiuti di Stato serviranno a mantenere e potenziare la Rete Ferroviaria italiana (Rfi), cioè la società privata e controllata al 100% da Fs che gestisce in regime di concessione pubblica l’intera rete ferroviaria nazionale. Chissà cosa ne penseranno gli altri concorrenti europei e le autorità di controllo antitrust?
Il presunti benefici
Moretti prevede un aumento dei ricavi fino a 9,5 miliardi di euro, 1,3 in più rispetto agli 8,2 del 2012, l’acquisizione di 50 nuovi convogli Freccia Rossa e il potenziamento del trasporto su gomma. L’importante piano economico dovrebbe tenere conto anche delle esigenze dei pendolari con una somma di 200 milioni stanziata dal tesoro e legata al patto di stabilità, giudicata già ad oggi assolutamente insufficiente, per la serie se da Palermo a Siracusa su un convoglio regionale ci vogliono sei ore su una linea risalente all’era borbonica, poco importa perché tanto da Milano a Roma si viaggia in un batter d’occhio brindando con prosecco e nei lussuosi salottini executive.