Fini al vetriolo: “Berlusconi non accetta critiche”
Fini attacca il Cavaliere, la sua vittima preferita dopo la scissione dell’aprile 2010
Gianfranco Fini torna a parlare, lo fa a Radio Capital e lo fa attaccando nuovamente il suo ex alleato Silvio Berlusconi. “Alfano verificherà che Berlusconi non ammette dissensi e critiche o linee politiche diverse dalle sua, linee che, nove volte su dieci, coincidono con il suo interesse personale e non con quello generale”.
Ritorna l’ex leader di Alleanza Nazionale dopo la disfatta elettorale di febbraio; la parabola discendente di un politico che da pupillo della vecchia Msi si è trovato in una lunga alleanza con Silvio Berlusconi con il quale ha condotto quattro governi (l’ultimo come Presidente della Camera) per poi abbandonare il Cavaliere al proprio destino anche se questa scelta non l’ha premiato.
Dopo la scissione dal Pdl, Fini si è avvicinato a Mario Monti in una coalizione di centro: il fatto che due personalità come Monti e Fini possano essere considerate di “centro” la dice lunga sulla nuova destra d’impronta prevalentemente berlusconiana. Non c’è più la destra attaccata a determinati valori che l’hanno sempre caratterizzata ma è nata una nuova visione “non-politica” secondo cui la nuova destra – eccezione fatta per gli estremismi – si ritrova nella bramosia del potere, del denaro e negli interessi personali che nulla avrebbero a che vedere con la vera politica. Come nulla a che vedere con la Politica avrebbe Berlusconi, un pubblicitario in perenne campagna elettorale, qualora il popolo votante avesse un briciolo di senso critico e di memoria storica.