Fiducia, aumenta il clima di consumatori e imprese
A luglio 2013, secondo quanto rilevato dall’Istat, aumenta sia il clima di fiducia delle imprese italiane che quello dei consumatori.
Di Vito Campo
Arrivano buone notizie dall’economia italiana, almeno stando ai dati dell’Istat, che fotografano una ripresa del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori italiani. Con riferimento al primo aspetto, l’indice composito sale a luglio a 79,6 da 76,4 di giugno. In particolare, l’aumento dell’indice complessivo riflette il miglioramento della fiducia esteso in tutti i settori economici oggetto di valutazione: dalle imprese manifatturiere e di costruzione, a quelle del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato.
L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta, passando da 90,5 di giugno a 91,7. Tra l’altro, anche i giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano, rispettivamente da da -39 a -37 e da -2 a 0. Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 1 a 0. Anche l’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie mostra un miglioramento diffuso della fiducia: nei beni di consumo da 91,3 a 92,8, nei beni intermedi da 89,8 a 90,8 e nei beni strumentali da 91,1 a 92,5.
Per quanto riguarda il clima di fiducia delle imprese di costruzione, l’indice sale da 71,1 di giugno a 76,5. Inoltre, migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione che le attese sull’occupazione, rispettivamente da -56 a -52 e da -27 a -20. Si attesta in in crescita anche l’indice delle imprese dei servizi di mercato, che sale da 70,7 di giugno a 75,6. Ulteriormente, crescono i saldi dei giudizi e delle attese sugli ordini, rispettivamente da -29 a -27 e da -17 a -11, e migliorano le attese sull’andamento generale dell’economia italiana. Anche nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia cresce da 80,9 di giugno a 82,1. L’indice diminuisce, invece nella grande distribuzione (da 80,0 a 73,0) e aumenta nella distribuzione tradizionale (da 84,7 a 90,8).
Buone nuove giungono anche dal clima di fiducia dei consumatori, che, a luglio, aumenta a 97,3 da 95,8 del mese precedente. Secondo il nostro Istituto nazionale di statistica, le componenti riferite al quadro economico e alla situazione personale migliorano, i cui relativi indici passano da 91,8 a 94,6 e da 97,7 a 98,7. Il clima corrente aumenta in misura significativa, da 92,6 a 96,1, mentre quello futuro mostra una lieve crescita, passando da 99,4 a 99,6.
Si attestano in miglioramento anche i giudizi sulla situazione economica del Paese: il saldo passa da -133 a -128 mentre, per le previsioni, si registra una diminuzione del saldo da -8 a -11. Quanto alle attese sulla disoccupazione si rileva un miglioramento delle aspettative, con una diminuzione del relativo saldo che passa da 78 a 68.
Le valutazioni sulla situazione economica della famiglia migliorano. A tal riguardo, il saldo passa da -63 a -61 per i giudizi e da -18 a -16 per le attese. Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare migliora da -18 a -16. I giudizi sulle opportunità attuali di risparmio migliorano, il cui saldo passa da 132 a 134. Peggiorano, invece, le opinioni sulle possibilità future di risparmiare: il saldo passa da -41 a -51. Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli migliorano: il saldo passa da -116 a -102.
Il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo è in aumento (da 44 a 49). Le valutazioni sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi indicano una diminuzione della dinamica inflazionistica, il cui saldo passa da 0 a -13. A livello territoriale, la fiducia migliora nel Nord-ovest, nel Nord-est e nel Mezzogiorno, mentre peggiora lievemente al Centro.