“Fà la cosa giusta” ai Cantieri alla Zisa.
Dall’8 al 10 Novembre la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
Presentata questa mattina ai Cantieri Culturali della Zisa la seconda edizione de “Fa’ la cosa giusta! Sicilia” organizzata dall’omonimo comitato della quale siamo media partner.
La manifestazione nasce dall’idea della casa editrice Le Terre di Mezzo che da oltre quindici anni coniuga informazione indipendente e attenzione al sociale. La fiera si svolge da dieci anni a Milano ha visto altre edizioni in altre città italiane come Genova e Trento, ma non era mai stata realizzata più a sud di Roma.
L’esperienza dell’anno passato conclusasi molto positivamente facendo registrare oltre 10.00 visitatori, 1.100 studenti, 20 scuole, 8 sezioni tematiche, 25 laboratori, 42 incontri culturali, ha incoraggiato il comitato ad organizzare la seconda edizione.
“Fa la cosa giusta!” ha come obiettivo la diffusione delle buone pratiche di consumo e produzione su tutto il territorio nazionale, attraverso la cooperazione tra istituzioni, associazioni e imprenditoria locale.
In Sicilia si sperimentano molte “buone pratiche” come ad esempio fare la spesa presso i Gruppi di acquisto solidali che hanno formato circa una sessantina di consorzi di produttori e fornitori, oppure conferire i rifiuti presso gli ecopunti della filiera “Riuso Rifiuti” di cui fanno parte sedici cooperative che nei vari comuni dell’isola gestiscono le isole ecologiche, o ancora frequentare locali che espongono l’adesivo “Pizzo Free”.
Quest’anno sono previsti circa un centinaio di espositori da tutta la regione, decine di laboratori che illustreranno agli studenti le buone pratiche orti urbani, energie rinnovabili, mobilità dolce. Inoltre sono in programma diversi incontri culturali, mostre e workshop. I prodotti, le idee e i progetti che saranno promossi in questi tre giorni di fiera mirano a un cambiamento virtuoso, attraverso un’ economia solidale basata su un sistema di relazioni economiche e sociali che pongano l’uomo e l’ambiente al centro e che siano capaci di coniugare sviluppo ed equità, occupazione e solidarietà, risparmio e qualità.