Etihad-Alitalia, accordo siglato
Dopo lunghissime trattative è stato finalmente raggiunto l’accordo tra Etihad e Alitalia. Gli arabi investiranno mezzo miliardo per il 49% del vettore italiano.
Arriva finalmente la fumata bianca per le trattative tra Alitalia ed Etihad. Le due società «confermano di aver trovato un accordo sui termini e condizioni dell’operazione con la quale Etihad Airways acquisirà una partecipazione azionaria del 49% in Alitalia» è questo il testo del comunicato congiunto che ha suggellato l’accordo tra i due vettori.
La compagnia di Abu Dhabi investirà su Alitalia una cifra vicino ai 560 milioni di euro con i quali sarà possibile rilanciare il vettore italiano ormai sull’orlo del baratro. Rimane ancora irrisolto il nodo degli esuberi, Etihad ne ha chiesti 2.250. Esuberi che dovranno essere strutturali evitando quindi accorgimenti quali la cassa integrazione a rotazione o i contratti di solidarietà. Riduzione del personale che sembra essere uno dei punti principali dell’operazione di risanamento di Alitalia, del resto che la compagnia italiana abbia, rispetto agli arabi, un insufficiente utilizzo delle risorse lo dicono i dati: 7.900 dipendenti, 86 aerei, 96 destinazioni e 4 miliardi di fatturato in rapida crescita (17% l’aumento quest’anno e più di 200 aerei ordinati) per Etihad contro i 12.000 dipendenti, 137 aerei, 83 destinazioni e 2,5 miliardi di fatturato in perdita per Alitalia.
Oltre a quello dei licenziamenti altri punti di discussione erano la ristrutturazione di parte del debito, le infrastrutture e Linate. Per quanto riguarda il debito, la metà oggetto di discussione, le trattative tra Etihad e le banche erano state definite «molto avanzate» da parte dell’ad di Alitalia; probabile che si sia raggiunto un accordo sulla base della cancellazione di un terzo del debito e della conversione in azioni della restante parte. Rispetto agli altri nodi, il Governo ha dato garanzie ad Etihad per quanto riguarda il collegamento tra Fiumicino e la rete ferroviarie e lo stop ai vantaggi competitivi per le low cost sullo scalo di Linate. Il fatto che l’accordo sia stato annunciato lascia intendere che anche la questione del personale, che sarà oggetto di un incontro con sindacati e Governo nei prossimi giorni sia rimasta fuori, o sia dato come punto fermo, dall’intesa tra le compagnie aeree.