Esercito thailandese proclama la legge marziale
I militari assicurano : «Non è un colpo di Stato»
In seguito agli scontri tra sostenitori e oppositori del governo verificatisi nelle ultime settimane l’esercito ha deciso di prendere il controllo del paese. I militari hanno annunciato questa notte di voler applicare la legge marziale, negando comunque che si tratti di un colpo di Stato. Nel frattempo però il capo dell’esercito ha decretato la censura dei media. Secondo la dichiarazione diffusa su tutti i canali televisivi e radiofonici “è fatto divieto a tutti i media di riportare o diffondere notizie o immagini dannose per l’interesse nazionale”. Inoltre sono state tolte le antenne a 10 emittenti televisive, tra cui BlueSky canale satellitare vicino all’opposizione e i filo-governativi AsiaUpdate e Udd, perché colpevoli di distorcere l’informazione e aggravare il conflitto.
Il generale Prayuth Chan-ocha ha precisato che la legge marziale resterà in vigore fino a quando “nel paese non torneranno pace ed ordine”, spiegando che l’intervento militare trova la sua giustificazione nella salvaguardia della fiducia degli investitori stranieri, fortemente compromessa a causa degli ultimi 6 mesi di instabilità politica, dovuta alla crisi economica. Chaikasem Nitisiri ministro della Giustizia ha dichiarato ad Associated Press che l’esercito non ha consultato il premier prima di dichiarare la legge marziale, tuttavia ha precisato che l’esecutivo continua a governare nonostante l’esercito sia ora responsabile della sicurezza.
« Ogni azione deve seguire un percorso di pace, senza violenze, discriminazioni e nel rispetto della legge » ha scritto in un comunicato rivolto all’esercito Niwattumrong Boonsogpaisan, primo ministro thailandese ad Interim. Il capo del governo ha poi chiesto ai militari di agire nel rispetto delle norme costituzionali.