Economia: clima di fiducia delle imprese a +79,8
A maggio 2013, il clima di fiducia delle imprese italiane sale a 79,8 da 74,9 di aprile, mentre il fatturato dei servizi diminuisce del 5,3%.
Di Vito Campo
Aumenta il clima di fiducia delle imprese, ma diminuisce l’indice del fatturato dei servizi, rispetto allo stesso periodo del 2012. Sono questi i primi due dati fondamentali che emergono dalle ultime analisi dell’Istat, in tema di fiducia delle imprese e di fatturato dei servizi.
Con riferimento al primo aspetto, l’aumento dell’indice complessivo deriva dal miglioramento della fiducia delle imprese di tutti i settori, in particolare da quelle che offrono servizi di mercato. L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere si attesta in aumento, passando da 87,9 di aprile a 88,5. Inoltre, anche i giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano: i saldi aumentano rispettivamente da -45 a -44 e da -4 a -2. Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da -1 a 1.
L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie, mostra un miglioramento dell’indicatore in tutti i principali settori. A tal riguardo, nei beni di consumo sale da 89,3 a 91,4, nei beni intermedi da 86,7 a 88,4 e nei beni strumentali da 86,5 a 87,1. Anche l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale da 78,4 di aprile a 81,8. I giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e le attese sull’occupazione migliorano: i saldi aumentano rispettivamente da -52 a -49 e da -17 a -13.
Il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato cresce in misura sensibile, da 68,4 di aprile a 76,5. Tra l’altro, migliorano i giudizi (da -32 a -25), e, in misura più lieve, le attese sugli ordini (da -15 a -12). Inoltre, migliorano anche le attese sull’andamento dell’economia in generale, il cui saldo passa da -56 a -42. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale da 78,1 di aprile a 80,5. L’indice si attesta in aumento sia nella grande distribuzione (da 68,8 a 70,3), che nella distribuzione tradizionale (da 88,6 a 91,4).
Per quanto riguarda il fatturato dei servizi, l’indice diminuisce, su base tendenziale, in tutti i settori: commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (-6,3%), servizi di informazione e comunicazione (-6,2%), servizi di alloggio e di ristorazione (-4,5%) e servizi di trasporto e magazzinaggio (-0,5%).
Nel primo trimestre del 2013, gli indici destagionalizzati del fatturato fanno segnare una variazione congiunturale positiva per i servizi postali e attività di corriere (+0,4%) e il trasporto marittimo (+0,2%). Variazioni negative si registrano, invece, per tutti gli altri settori: manutenzione e riparazione di autoveicoli (-3,6%), trasporto aereo (-2,3%), commercio all’ingrosso (-2,2%), servizi di informazione e comunicazione (-1,8%).