Cultura al teatro Torlonia: Roma in memoria di Piergiorgio Welby
Le foto di Matteo Nardone raccontano la serata al teatro Torlonia, per l’anniversario della morte di Piergiorgio Welby
Roma, sette anni dopo la morte di Piergiorgio Welby, che spirò alle 23,45 del 20 dicembre 2006, dopo aver chiesto pubblicamente che gli fosse restituita la dignità del vivere e staccato il respiratore artificiale, ieri, nel prestigioso teatro museo di Villa Torlonia, riaperto al pubblico dopo quasi un secolo, è stato ricordato il suo anniversario, a partire dall’atto unico, tratto dal suo romanzo postumo, Ocean Terminal, con la regia e l’interpretazione di Emanuele Vezzoli.
Con il patrocinio di Roma Capitale, della Commissione Legalità e Diritti del comune capitolino e dell’Associazione Luca Coscioni, la commemorazione dopo lo spettacolo è stata seguita da un dibattito condotto dalla giornalista Monica Soldano con il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, il curatore del testo Francesco Lioce e Giorgio Taffon, direttore artistico della riduzione teatrale. Così il Comune di Roma, con il consigliere Riccardo Magi e l’assessorato alla Cultura, nel nome dell’arte e della cultura, ha restituito un ruolo pubblico ad un uomo che intendeva essere e diventare testimone dei suoi tempi, non solo quando chiedeva la legalizzazione dell’eutanasia, ma anche quando affermava che non esiste un’arte privata. La Casa dei teatri, presieduta da Zetema, che ha ospitato l’evento nel neorestaurato teatro Torlonia, che vide l’unica messa in scena nel 1905, ha inserito la serata dedicata ad Ocean Terminal, nel filo conduttore di Carcerazioni, un progetto che racconta le gabbie mentali, fisiche e psicologiche dei nostri tempi. Da questa pagina, in esclusiva per voi, il racconto della serata con le foto di Matteo Nardone, che vi invitiamo a condividere.