Cuba, addio al doppio sistema monetario
Il Consiglio dei ministri approva l’avvio delle misure che porterà alla riunificazione della moneta
Con una nota sul giornale ufficiale “Granma”, il Governo cubano dà il via all’abolizione della doppia moneta, adottata nell’agosto del 1994. La decisione, presa sabato, era stata già programmata nell’aprile del 2011 con l’introduzione delle nuove direttive tese a rinnovare il sistema economico di Cuba, ma soltanto oggi prende forma con la comunicazione di un calendario di esecuzione delle misure che condurranno alla riunificazione della moneta. Dall’adozione della doppia moneta, il peso cubano (CUP) è utilizzato principalmente per pagare gli stipendi e le pensioni, mentre il peso cubano convertibile (CUC) viene utilizzato da turisti o dagli stessi cubani per pagare benzina, ristoranti, alberghi e prodotti importati. Ogni peso convertibile equivale a un dollaro o a 25 pesos cubani.
La differenza di valore tra i beni e i servizi valutati in CUC nel mercato parallelo e quelli forniti dallo Stato è impressionante. Se una bottiglia di olio costa 2 CUC (2 dollari) in un negozio che accetta moneta straniera, la spesa per una famiglia di quattro persone fornita dallo Stato e sufficiente per una settimana, attraverso le tessere del razionamento costa 25 pesos cubani ( 1 dollaro). I prodotti sussidiati iniziano però a scarseggiare e i cubani, che guadagnano in media 500 pesos ( 20 dollari), sono costretti a fare acquisti nel mercato parallelo. Il razionamento costa a Cuba più di mille milioni di dollari all’anno, una spesa che risulta insostenibile per il Governo dell’isola.
Il processo di unificazione monetaria è iniziato, anche se senza scadenze precise, con la consapevolezza che questo provvedimento non è una soluzione che “risolve da sola i problemi attuali dell’economia – si legge nella nota del Governo – ma la sua applicazione è imprescindibile per garantire il ristabilimento del valore del peso cubano e delle sue funzioni di moneta, strumento di pagamento e di risparmio”.