Corea del nord: 120 cani sbranano Jan Song- thaek
La terribile condanna a morte decisa dal nipote Kim Jong- un
Secondo quanto riportato dal quotidiano cinese Wen Wei Po, Jang Song-thaek zio del giovane leader nord coreano morto il 12 dicembre scorso, sarebbe stato sbranato da un branco di cani inferociti.
Ad ordinare la macabra esecuzione chiamata in coreano “quan jue” (letteralmente dare in pasto ai cani) sarebbe stato proprio il nipote che in compagnia di Kim Jong-chol e altri 300 ufficiali avrebbe assistito all’uccisione durata circa un’ora. Jang Song Thaek insieme a cinque dei suoi più stretti collaboratori sarebbe stato gettato nudo in una gabbia dove un centinaio di cani, resi ancora più aggressivi da un digiuno di tre giorni, l’avrebbero fatto a pezzi.
Le accuse nei suoi confronti da parte del regime erano di corruzione e tradimento, pertanto era stata decisa la sua espulsione dal Partito dei Lavoratori ma fino ad ora erano ignote le modalità della sua condanna a morte avvenuta in seguito all’arresto.
Jang Song-thaek era stato il numero due del regime di Pyongyang prima della morte del padre di Kim Jong-un. Proprio quest’ultimo nel discorso di fine anno pronunciato lo scorso 31 Dicembre ha parlato per la prima volta dell’esecuzione dello zio, affermando di «aver intrapreso delle azioni risolutive per eliminare una azione di feccia dal nostro partito e questa epurazione dagli elementi antirivoluzionari lo ha rafforzato». Rimane ancora avvolta nel mistero la fine di Kim Kyong- hui moglie di Jang militare ed ex responsabile dell’industria del paese scomparsa nel nulla dopo l’epurazione del marito.