Convegno “Danilo Dolci: un visionario, un profeta”
Non poteva che essere il liceo a lui intestato ad organizzare l’evento a Palermo il 13 settembre, facendo incontrare testimoni della sua storia, insegnanti e studenti.
Ieri, presso il Liceo Danilo Dolci di Palermo, si è tenuto un importante convegno intitolato “Danilo Dolci: un visionario, un profeta” per celebrare il centenario della nascita di Danilo Dolci, pioniere italiano della Non Violenza e promotore instancabile della pace, della legalità e della cittadinanza attiva. L’incontro è stato promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia in collaborazione con il liceo stesso, come parte delle attività didattiche volte a sensibilizzare i giovani sui temi dell’educazione civica e della convivenza pacifica.
La giornata ha visto la partecipazione di autorevoli relatori che hanno condiviso le loro esperienze e il loro legame con l’eredità di Dolci. Tra gli ospiti principali, il giornalista e critico letterario Goffredo Fofi, il pedagogista Daniele Novara, il collaboratore storico di Danilo Dolci, Pino Lombardo, e Giovanni Rossi, coordinatore nazionale della Rete delle scuole della Sezione Rondine. Il dibattito è stato moderato dal giornalista e maestro Alex Corlazzoli, con l’obiettivo di riflettere sui principi educativi e sociali promossi da Dolci e sulla loro rilevanza oggi.
A dare il via all’evento è stato Matteo Croce, il vulcanico dirigente scolastico del Liceo Danilo Dolci, noto per il suo impegno costante nella promozione della cultura della legalità tra gli studenti, anche in collaborazione con la nostra Radio 100 Passi. Croce ha aperto la giornata con un caloroso saluto, ricordando il ruolo fondamentale che la scuola e l’educazione rivestono nella costruzione di una società più giusta e inclusiva, valori al centro della visione di Danilo Dolci.
Il primo intervento è stato affidato a Giovanni Rossi, coordinatore nazionale del progetto Rondine, un’iniziativa che promuove l’educazione alla pace attraverso la formazione di giovani provenienti da aree di conflitto. Rossi ha descritto le attività della Rete delle scuole, che si ispirano alla metodologia dialogica di Dolci, con l’obiettivo di educare alla risoluzione pacifica dei conflitti e alla costruzione di ponti tra culture diverse.
Successivamente, Pino Lombardo, stretto collaboratore di Danilo Dolci, ha portato il pubblico in un emozionante viaggio attraverso la vita del maestro, narrando aneddoti e ricordi personali. Lombardo ha rievocato anche l’esperienza della prima radio FM clandestina italiana, durata appena 26 ore prima di essere interrotta dalle autorità. Questa radio, simbolo di resistenza e desiderio di libertà, rappresenta uno dei momenti più significativi dell’impegno di Dolci per la libertà d’espressione e per una comunicazione vicina alle esigenze popolari.
L’intervento di Daniele Novara ha arricchito ulteriormente la discussione. Il pedagogista ha parlato del suo incontro con Dolci e di come quest’ultimo lo abbia ispirato nella sua carriera. Ha sottolineato l’importanza del metodo maieutico di Dolci, basato sul dialogo e sull’ascolto attivo, per educare i giovani alla riflessione critica e alla responsabilità sociale. Novara ha elogiato Dolci come un modello insostituibile per chiunque operi nel campo dell’educazione, ricordando come le sue idee abbiano lasciato un segno indelebile nel panorama pedagogico internazionale.
A chiudere il convegno, l’intervento del dott. Giuseppe Pierro, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, che ha voluto sottolineare l’importanza di continuare a diffondere i valori di Danilo Dolci nelle scuole siciliane, soprattutto in un contesto come quello odierno, in cui i giovani hanno bisogno di figure di riferimento forti e positive. Pierro ha salutato la platea, visto la sua partenza per un nuovo incarico, ma lasciando un messaggio di speranza e fiducia nel futuro delle scuole siciliane e nel loro ruolo come agenti di cambiamento sociale.
Diversi sono stati gli eventi su Danilo Dolci in occasione del centenario, non ultimo quello che si è svolto al Circolo Musica e Cultura Radio 100 passi del quale abbiamo mandato la diretta tv. Il convegno di ieri, al quale hanno partecipato anche molti studenti, ha comunque rappresentato un’occasione preziosa per riflettere sulla straordinaria eredità di Danilo Dolci, un uomo che ha dedicato la sua vita alla costruzione di una società basata sul rispetto reciproco, sulla giustizia sociale e sulla non violenza. Grazie agli interventi dei relatori e alla partecipazione attiva del pubblico, l’evento si è rivelato non solo una celebrazione della figura di Dolci, ma anche un invito concreto a mantenere vivo il suo messaggio e a trasmetterlo alle nuove generazioni