Condoni: dal 1973 incassati 123 miliardi di euro
A partire dal 1973, i vari condoni che sono stati introdotti hanno consentito alla Stato di incassare ben 123 miliardi di euro
di Vito Campo
Il dibattito sul condono, in questi ultimi tempi, pare assurgere nuovamente quale tema di discussione e di dibattito sia in politica che nell’opinione pubblica. A prescindere del forte scontro tra i favorevoli e i contrari a questo tipo di sanatoria fiscale, si può comunque fare un bilancio di quanto questo strumento è in grado di incidere sulle casse statali. Tralasciando le questioni di natura etica e morale, dal punto di vista delle casse statali i condoni si sono rivelati un buon affare. In circa quarant’anni, ossia dal 1973 al 2012, le sanatorie fiscali introdotte dai vari Governi che si sono succeduti nel tempo hanno permesso all’Erario di incassare ben 123 miliardi di euro. Questa stima, che si basa sui dati attualizzati al 2012, proviene dalla Cgia di Mestre.Secondo l’organizzazione degli artigiani di Mestre, prendendo in considerazione solo il gettito rivalutato al 2012, la sanatoria che ha portato migliori risultati per lo Stato è stata quella fiscale del 2003, capace di far incassare 22,8 miliardi di euro. Inoltre, anche il condono del 1973 ha portato all’Erario ben 21,9 miliardi di euro. Tra le ultime operazioni che hanno contribuito positivamente, almeno in termini di cassa, per la finanza pubblica vi è stato anche lo scudo fiscale, sotto il Governo Berlusconi, che a fronte di circa 100 miliardi di capitali rientrati in Italia, ha assicurato 5,6 miliardi di euro di nuove entrate.