Cisgiordania, incursione israeliana a Jenin
Attacco notturno delle truppe israeliane del campo profughi di Jenin, morti quattro palestinesi
Continua il conflitto in Cisgiordania. Dopo l’uccisione di un giovane palestinese, avvenute appena tre giorni fa, un nuovo attacco ha colpito la regione, provocando la più grande guerriglia mai avvenuta a Jenin. Una squadra israeliana, avente l’obiettivo di arrestare Abu Hamza Alhija, ventiquattrenne leader di Hamas, ha fatto irruzione nella notte nel campo profughi della città, scatenando panico e violenza.
L’incursione non ha ottenuto gli effetti sperati ma ha provocato invece la morte di quattro palestinesi, che durante la mattinata sono stati esposti nella piazza di Jenin e acclamati come martiri dagli uomini di Hamas. Durante la manifestazione della mattina, i militanti palestinesi hanno reiterato le loro rimostranze nei confronti di Abu Mazen, leader palestinese protagonista dei tentativi di pacificazione promossi dagli Stati Uniti.
L’episodio di stanotte tuttavia è un chiaro segno dell’inefficacia dei tentativi di dialogo tra Israele e Palestina: secondo le stime dell’Onu, infatti, dall’avvio delle trattative di pace il numero delle vittime cadute durante la guerriglia è aumentato drammaticamente.