Caso Ligresti, oggi Cancellieri attesa in Parlamento
Il ministro della Giustizia, forte del sostegno del premier, non teme le accuse: «Replicherò punto per punto alle bugie di chi sostiene che io sia intervenuta sulla magistratura»
Grande attesa oggi in Parlamento dove il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri dovrà chiarire la sua posizione in merito alla scarcerazione di Giulia Ligresti e al trasferimento della stessa agli arresti domiciliari. Alle 16 al Senato, e alle 17.30 alla Camera, «replicherò punto per punto ad accuse false», ha detto il guardasigilli.
«Posso anche fare un passo indietro», ha detto il ministro, ieri, durante una conferenza stampa a Strasburgo. «Niente caccia alle streghe, guardiamo i fatti. Su questi sono pronta a rispondere». «È falso e bugiardo chi sostiene che io sia intervenuta sulla magistratura. – ha sottolineato il ministro – Non chiederei nulla che non fosse nel rispetto della legge. Non mi sono mai occupata di scarcerazione, è una falsità, non ho mai fatto nulla che non sia un mio preciso compito: non è mai successo che il Dap intervenisse per una scarcerazione».
Cancellieri si è espressa anche in merito alla tenuta del governo, sottolineando che «è la cosa più importante». «A me interessa solo che la verità emerga – ha aggiunto – poi se la politica fa la sua strade la faccia, ma non strumentalizzando me». E sul suo futuro ruolo nel governo ha detto di voler restare solo se verrà accordata piena fiducia. «Se continuerò a fare il mio lavoro lo farò senza alcun cedimento. O mi chiedono di rimanere con piena dignità e pieno rispetto o non sarò mai un ministro dimezzato».
Intanto Cancellieri ha già incassato il sostegno del premier Enrico Letta. «Non ho presentato lettere di dimissione al presidente del Consiglio, ma gliene ho parlato due volte e lui mi ha detto “non ti preoccupare, vai e spiega quello che c’è da spiegare”». Nell’attesa, il Movimento 5 Stelle ha depositato lunedì a Montecitorio una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia. Le telefonate fatte dal guardasigilli sul caso di Giulia Ligresti, risultano per i 5 Stelle inopportune, ma non solo. Secondo il movimento guidato da Beppe Grillo «la spiegazione del ministro non è da ritenersi pienamente soddisfacente nella ricostruzione fornita in sede di interrogatorio a cui è stato sottoposto lo stesso ministro lo scorso 22 agosto».