Camusso: «Le proposte di Renzi sono vecchie»
Il segretario della CGIL critica il decreto lavoro del governo. Per la Camusso sarebbe la riproposizione delle vecchie ricette
Intervenuta ad un convegno di Confindustria a Bari, la leader della CGIL, Susanna Camusso, si è scagliata contro il piano lavoro del governo. «Lavoro? Proposte vecchie, sono le stesse cose fatte in questi anni» è questa il piccato commento al decreto sul lavoro, giudicato dal segretario CGIL come «incapace di dare prospettive ai giovani».
Tra i tanti punti critici, secondo la Camusso, la possibilità di 8 proroghe in 36 mesi per i contratti a termine senza causale. Per il segretario sindacale, per valutare un neoassunto non c’è bisogno di 3 anni ma di molto meno tempo, proporre, quindi, la possibilità di rinnovare il tempo determinato per così tanto tempo sarebbe solo un «espediente per abbattere il costo del lavoro».
Critiche anche per il governatore di Bankitalia, Visco, che aveva attaccato sindacati e imprese, responsabili, a suo dire, di frenare lo sviluppo del Paese con le loro rigidità. «Va di moda prendersela con sindacati e imprese. Il Paese è totalmente cambiato, in trent’anni è successo di tutto e continuiamo a discutere se c’è rigidità nel mercato del lavoro. Abbiamo un livello di flessibilità assolutamente straordinario, quale rigidità?» è stata la risposta di Susanna Camusso a Visco.
Il decreto-lavoro del Governo, oltre a ricevere le critiche dei sindacati, non sembra trovare d’accordo neanche tutta la maggioranza. La minoranza del PD, infatti, ha votato contro in direzione (20, tra astenuti e contrari, contro 93 si) e alcuni di loro, come Fassina, minacciano il voto contrario anche in aula. Al centro del contendere è sempre la norma sulle proroghe, la cui modifica, a questo punto, appare sempre più probabile dato che anche alcuni esponenti renziani si sono detti disponibili ad un eventuale compromesso ragionevole.