Burraco: l’onestà si apprende anche giocando
In ricordo di Giorgio Vitale, incontro con la figlia Maura Vitale
Quanti di voi giocano al Burraco? Di certo molti. Nel 2010 erano oltre 10.000 gli iscritti alla Federazione nazionale, perché è un gioco facile, socializzante, contagioso, ma forse ancora tanti non ne conoscono la storia, tutta italiana, scritta dalla passione di un uomo, che da giocatore di bridge ed apprezzabile scacchista, alla fine degli anni ’80, si invaghì di questo nuovo gioco, “il setaccio”, sbarcato sulle coste pugliesi dall’America del sud, l’Uruguay e finì per inventarne le regole o meglio per mettere nero su bianco quelle invisibili, alla base del buon andamento del gioco. Quest’uomo si chiamava Giorgio Vitale. Scomparso esattamente un anno fa, Giorgio Vitale ha lasciato ai familiari un unico ed ostinato testamento: continuare a giocare e a diffondere il gioco del Burraco con la sua filosofia semplice e schietta. La figlia Maura, nota psicoterapeuta, creativa e scientifica, anche lei come il padre, ci racconta oggi che cosa è successo con il Burraco in Italia, anticipando a 100passi journal l’incontro a Soci e Bibbiena, in Toscana, previsto per domenica 1 dicembre, alle ore 11, con i circoli del Burraco del Casentino.
Brindisino doc e amante appassionato del mare, efficiente servitore dello stato, da impiegato della pubblica amministrazione, Giorgio Vitale, è stato l’uomo che ha dedicato la sua ricerca instancabile al gioco del Burraco. Ne ha codificato le regole inventando i meccanismi della torneazione, scrivendo ed annottando ai tavoli da gioco cosa succedesse davvero ai giocatori in coppia. «Un gioco in apparenza semplice – conferma Maura Vitale – ma che diventa, grazie a mio padre, un gioco di massa, che premia la correttezza e la lealtà. Così, ho deciso di ricordarlo e di svelare oltre alle regole scritte, i piccoli segreti dentro il comportamento di gioco, che mio padre mi ha spinto ad osservare e a scrivere nel volume doppio “Questo è il burraco”, edito da Locorotondo». Nel volume si illustra, da una parte il codice di gara, ma nell’altra metà del libro si svela anche se la coppia si tradisce o se è vincente, nella vita come nel gioco. Giorgio Vitale per oltre due anni studiò le dinamiche ai tavoli da gioco ed intuì l’importanza di scrivere delle regole, non solo di tipo tecnico, ma comportamentale. Nel Burraco non si deve guardare il pozzetto prima di giocare in modo dichiarato. L’onestà è vincente, così pure la comunicazione al proprio partner di gioco. La fortuna sembra aggiudicare la vittoria, ma non è proprio così. In realtà, inconsapevolmente, la coppia inizia a vincere quando trova la sintonia, l’accordo. Inoltre, è importante come gli avversari percepiscono la coppia, perchè l’accordo della coppia è spiazzante.
Il Burraco dalle parole di Maura Vitale svela la sua missione: è un gioco paritario e democratico, davvero moderno per i suoi risvolti sociali perchè il gioco è semplice con poche regole, piace alle donne quanto agli uomini. Così le donne, mogli, casalinghe o pensionate hanno cominciato ad uscire di casa e a stare in coppia ai tavoli da gioco. Le case sono tornate luogo d’incontro per tutte e tutti e non “per soli uomini”. La cena dei burrachisti richiede, inoltre, un menu salutista e leggero, ed ognuno, nel giocare, può agire delle sue competenze, pur con le sue differenze di genere, sociali o culturali. Il libro più noto “Il burraco oltre le regole”, oggi edito dalla Federazione Nazionale del Burraco è già alla settimana edizione, fu tradotto in altre lingue e Giorgio Vitale, con la sua passione di cui cui avrebbe voluto infiammare il mondo, ne fece perfino una copertina europeista, con la bandiera dell’Unione.
Ma c’è di più, il Burraco piace ai ragazzi e ne sviluppa la memoria, l’approccio matematico ed un’etica del gioco. Il Burraco è anche una scuola di vita, assicura Maura Vitale, induce a liberare l’intuito di gioco e a superare i comportamenti perdenti. L’impaziente, l’avido, l’individualista, il distratto, il perfezionista, il testardo e lo sfingeo hanno poche possibilità di vincere. Potrebbe sembrare eccessivo per un gioco delle carte, ma il Burraco nasce, in qualche modo, come un gioco sincero ed onesto e, di questi tempi, non è poco.