Belgio: appello per l’eutanasia infantile
Seguendo l’esempio olandese, il Belgio chiede l’allargamento della legge sull’eutanasia ai minori
Sedici pediatri d’eccellenza, provenienti dai migliori ospedali del Belgio, hanno divulgato in questi giorni una lettera indirizzata alla Commissione del Senato, chiamata a discutere di un emendamento che allargherebbe ai minori la legge sull’eutanasia.
I medici spiegano che nei casi più strazianti e disperati l’eutanasia non può che essere un atto di umanità, per risparmiare ai piccoli pazienti terminali delle superflue sofferenze.
La lettera sottolinea come la pratica sia stata già attuata, negli ultimi 18 mesi, su 13 minori tra i 2 e i 17 anni affetti da angoscianti sofferenze. I medici, appartenenti anche ad ospedali cattolici, chiedono dunque che questa fattispecie venga regolamentata così come per gli adulti, per evitare che questo ”limbo” possa esser luogo di atti illeciti.
Il parare dell’opinione pubblica belga a riguardo è prevalentemente favorevole, avendo già assistito al simile percorso della vicina Olanda. Nei Paesi Bassi, infatti, l’eutanasia minorile è prevista dal 2004 e la è strutturata in maniera complessa: l’iniezione letale viene considerata legittima non solo per evitare al paziente delle inutili sofferenze, ma anche per tutelare i genitori dei bambini nati con malformazioni letali, le cui condizioni posso risultare particolarmente devastanti per coloro che li hanno generati.
Attualmente la richiesta belga tralascia l’aspetto genitoriale per concentrarsi sulle sofferenze senza speranza dei minori che devono essere accuratamente certificate da team di medici esperti. Del resto si tratta di una questione estremamente complessa dal punto di vista medico, morale e religioso, la cui regolamentazione non deve lasciare zone d’ombra.