Auto blu, per Crocetta ne servono cinque
“Se debbo crepare per fare il presidente della Regione a piedi, va bene, farò questo sacrificio”. Lo ha detto Rosario Crocetta, governatore della Sicilia, a proposito della polemica relativa all’approvazione dell’aumento delle auto blu
Mentre la Procura di Palermo indaga sulle “spese pazze” dei gruppi parlamentari, scoppia la polemica sulle auto blu. Al centro delle polemiche i due bandi differenti, uno della Regione e uno dell’Assemblea.
La gara prevista dal bando del Parlamento, in scadenza fra tre giorni, prevede il noleggio di sette auto blu. I Cinquestelle non ci stanno e, nonostante siano state ridotte (prima erano 18), le ritengono ancora troppe. Il capogruppo del M5s, Giancarlo Cancelleri, rivolgendosi all’assemblea dice: «Con un terzo del Parlamento sotto inchiesta per le spese è doveroso bloccare la gara, il presidente Ardizzone raccolga il nostro invito e interrompa la procedura» e aggiunge «basta una sola auto per il presidente dell’Ars – afferma Cancelleri – Il resto è inutile. Perché i vice presidenti e il deputato-questore devono avere l’auto blu? Il Parlamento dia un segnale». Anche il vicecapogruppo del Pdl-Fi all’Ars Marco Falcone, propone di bloccare il bando e commenta così la vicenda: «E’ davvero un oltraggio al buon senso e alla coerenza accingersi a spendere l’enorme somma di circa 650mila euro per l’acquisto di cinque auto blu blindate, dopo aver varato una Finanziaria di lacrime e sangue per i siciliani».
L’aula ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proprio sulle auto blu, proposto dal M5s, ma a breve il governatore Rosario Crocetta ne avrà 5, tutte blindate, una in più rispetto alle attuali 4. Un’auto andrà a Bruxelles, un’altra a Roma e tre a Palermo, una delle quali di riserva. Il bando, pubblicato dal dipartimento per la Funzione pubblica, per il noleggio delle auto scade tra tre giorni e la base d’asta per le cinque “grandi berline blindate” è di 980 mila euro per i prossimi quattro anni.
Rosario Crocetta vive sotto scorta da quando era sindaco a Gela, da allora ha ricevuto diverse minacce di morte, tra cui quella del clan degli Emmanuello e in passato si è parlato anche di attentato nei suoi confronti. L’ex sindaco di Gela a Sky TG24 afferma: «Abbiamo ridotto consistentemente le auto blu, a meno che non si intenda quelle affidate per obbligo, per le scorte, che sono decise dall’Ucis, l’ufficio nazionale preposto. Io vengo considerato tra le persone più a rischio di vita in Italia, se debbo crepare per fare il presidente della Regione a piedi, va bene, farò questo sacrificio».