Arriva in edicola il fumetto “Lady Mafia” ed è subito polemica
Protagonista del noir ambientato in Puglia è un “Diabolik in gonnella”. Libera: «Diseducativo e ferisce la memoria. Va ritirato»
Ancora prima di arrivare in edicola, dove è possibile acquistarlo già da qualche giorno, il nuovo fumetto “Lady Mafia” ha suscitato non poche polemiche. Ambientata interamente in Puglia, questa miniserie noir ha per protagonista la giovane Veronica De Donato: killer spietata nata dalla fantasia di Pietro Favorito (sceneggiatore e titolare della “Cuore Noir Edizioni” che la pubblica) e dalle tavole di Domenico Nagliero, entrambi foggiani.
«C’è chi piange. Chi si rassegna. Chi si dispera. E chi impazzisce. Io uccido! ». È questo il “biglietto da visita” della nuova antieroina del fumetto italiano, definita la risposta femminile a Diabolik. La ragazza, cresciuta al Nord dopo aver visto sterminare la propria famiglia, decide di tornare a Foggia per vendicarsi. Inizia così, in un vortice di violenza, la storia crudele e feroce di Veronica, alias “Lady Mafia”, che uccide senza pietà per scalare la gerarchia criminale e diventare la più potente dei boss.
L’idea di dare vita ad un fumetto con protagonista una donna di mala nutrita da una profonda sete di vendetta non è affatto piaciuta a Libera, che ha invitato la casa editrice a sospenderne la pubblicazione. «Ancora una volta – fa sapere l’associazione di don Luigi Ciotti attraverso un comunicato – si gioca con le parole e si sfrutta il “fascino” della mafia per un’attività commerciale che di educativo e formativo non ha nulla. L’uscita nelle edicole del nuovo noir “Lady Mafia” è un’operazione diseducativa, ma soprattutto un’operazione che ferisce la memoria di tante donne vittime delle mafie e dei loro familiari, impegnati a promuovere con le loro testimonianze il valore della giustizia contro la barbarie anche culturale della vendetta. […] Il fumetto “Lady Mafia” rappresenta un vero e proprio insulto alla loro memoria». Una dura stroncatura è arrivata anche dalla Commissione parlamentare antimafia: «È offensivo verso tutti coloro che non hanno cercato vendetta, ma giustizia attraverso lo Stato», sostiene il deputato Pd Davide Mattiello, che aggiunge: «Si tratta di un’operazione editoriale offensiva che deve essere sospesa», in cui si esalta «la violenza mafiosa come una risposta alla violenza mafiosa».
Il creatore di “Lady Mafia” non ci sta e respinge le accuse. « È un giudizio dato senza aver letto il fumetto, in base al titolo», replica Pietro Favorito. «Ho riflettuto prima di sceglierlo, ma rappresenta una dichiarazione d’intenti: “Lady Mafia” incarna il male, e dà ribrezzo a chi si avvicina perché fa vedere a quale degenerazione si può arrivare quando la legge non garantisce la giustizia. Anche Diabolik, quando uscì, fu molto contrastato. Ma io nella storia denuncio brutalità come lo stalking, la violenza sulle donne, l’omofobia».