Altre visioni possibili. Scenari e rappresentazioni della giustizia riparativa
Metodi alternativi di risposta ai fatti di reato commessi da minori
Si è svolto ieri presso il Liceo statale G. Meli di Palermo, l’evento conclusivo del progetto ‘Centro di Giustizia Riparativa per minori in ambito penale’, finanziato dal Comune di Palermo con fondi ex legge 285/97 e realizzato dalla partnership costituita dall’Istituto Opera Don Calabria, dall’Associazione Inventare Insieme, dal Circolo Culturale Nuova Società e dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) di Palermo del Ministero della Giustizia con la collaborazione dell’associazione InformaGiovani.
Più di trecento, i presenti nell’auditoriom del liceo palermitano. Ampiamente raggiunto l’obiettivo di informare gli studenti sui percorsi riparativi realizzati dai giovani presi in carico dall’USSM, a riferirlo è la direttrice Rosalba Salierno: «Per la prima volta siamo riusciti ad attuare la restituzione comunitaria che fa parte del modello giustizia ripartiva che l’ufficio sta portando avanti da diversi anni e che ci da la possibilità di far conoscere una nuova cultura di risposta alla devianza minorile»
Per la professoressa Isabella Albanese «Questa iniziativa è stata una grande opportunità, è stata sperimentale sia per noi a scuola che per gli operatori dell’USSM» I ragazzi che hanno effettuato attività di riparazione simbolica del danno hanno raccontato le loro storie attraverso racconti diretti e rappresentazioni multimediali davanti ad una platea di studenti, che per gran parte aveva fatto un percorso di formazione e avvicinamento specifico per l’evento attraverso alcuni incontri preparatori con gli operatori dell’USSM.