Allarme terrorismo sul Mar Rosso
La Farnesina sconsiglia i viaggi nel Sinai e Sharm el – Sheik
In seguito alle minacce di alcuni gruppi fondamentalisti legati ad Al – Quaeda e all‘attacco al bus di turisti coreani avvenuto il 16 febbraio nel Sinai costato la vita a tre persone, per diversi paesi europei è scattato lo stato d’allerta per il Mar Rosso. I primi a mettere in guardia sulla possibilità di attentati nei confronti di turisti occidentali nei lussuosi resort di Sharm el – Sheik, sono stati Olanda e Germania i quali hanno già iniziato le operazioni di rimpatrio dei propri connazionali. Ieri è arrivato l’allarme anche dalla Farnesina.
Nella sezione «viaggiare sicuri» del Ministero degli Esteri si legge che la misura in questione è legata al «progressivo deterioramento della sicurezza e alle recenti minacce terroristiche». La Farnesina quindi sconsiglia i viaggi che hanno come meta tutta l’area della Penisola del Sinai le località balneari egiziane della zona, come Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Sono da evitare inoltre tutti i viaggi «non indispensabili» in Egitto e nelle località balneari e le aree site a nord del paese e sulla costa continentale del Mar Rosso. Secondo la Farnesina la situazione più problematica è quella della regione a confine con la striscia di Gaza, dove si registra uno stato di tensione significativo dovuto innanzitutto all’attività di cellule terroristiche jihadiste.
Un altro fattore di rischio è la presenza nella Penisola del Sinai, di tribù beduine che in passato sono state responsabili di sequestri, atti di intimidazione e violenza nei confronti di turisti di nazionalità italiana, in particolare nella zona di Nuweiba. Considerata la grave situazione di instabilità di queste zone il Ministero degli esteri invita tutti quanti ad evitare escursioni fuori dalle installazioni turistiche e attenersi tassativamente alle indicazioni date dalle autorità locali.