Alla faccia di chi vuole sopprimere l’art. 18
13 lavoratori, dovranno essere riassunti in Wind: così ha deciso la Corte d’Appello di Palermo.
Mentre a livello nazionale è acceso il dibattito per scongiurare l’abolizione dell’art 18 le cui proteste erano state vitali per il governo Berlusconi, arriva la conferma della validità dell’impianto dell’attuale statuto dei lavoratori.
Dopo 7 anni grazie alla sentenza della sezione Lavoro della Corte d’Appello di Palermo, Wind è stata costretta al reintegro a tempo indeterminato di tredici lavoratori.
Questo, grazie alla battaglia che SLC-CGIL di Palermo ha portato avanti negli anni contro l’abuso ingiustificato dei contratti atipici nei Call Center ed alla tenacia dell’avvocato Pietro Vizzini che già conoscevamo per il suo caparbio impegno in difesa degli “ultimi”.
Soddisfazione del segretario generale dell’Slc di Palermo Maurizio Rosso: “La sentenza costituisce un precedente. Grazie a questa vittoria continueremo adesso con una marcia in più a contrastare la prassi illegittima ma sempre più diffusa della impropria utilizzazione dei contratti atipici nei call center. Il nostro obiettivo è di ristabilire i diritti che la legge riconosce a tutti i lavoratori”.