Alitalia, si cerca un investitore per il salvataggio
Ore cruciali per il destino di Alitalia, il Governo cerca una soluzione per scongiurare la bancarotta e la cessione ad Air France
Va avanti senza ancora una soluzione la telenovela Alitalia. L’ex compagnia di bandiera, ceduta nel 2008 ad una cordata di imprenditori italiani, è sul punto di cambiare proprietario ancora una volta. Air France-KLM, attuale socio con il 25% delle azioni di Alitalia, è sul punto di acquisire il pacchetto di maggioranza del vettore. La notizia, non certo inaspettata, ha gettato nel panico il mondo politico e industriale italiano: l’offerta di Air France non solo prevede un severo piano di tagli del personale e delle tratte ma comporterebbe anche un pesante ridimensionamento dell’ HUB di Fiumicino, di fatto il gruppo francese vede Alitalia come un ottimo vettore regionale da mettere al servizio di Air France.
Al fine di evitare un siffatto scenario sono partite frenetiche trattative per trovare un investitore, magari pubblico, che permetta di ricapitalizzare l’azienda in modo da bloccare le mire dei soci d’Oltralpe. Tra le opzioni allo studio l’ingresso nel capitale di Ferrovie dello Stato, ipotesi che vanta diversi estimatori e per la quale, nonostante le smentite, ci sarebbe stato già un incontro tra l’a.d. Moretti, Letta e alcuni soci di Alitalia.
Una soluzione del genere infatti porterebbe vantaggi ad entrambe le società: dalla complementarietà delle tratte nazionali alla sinergia in tema di rete di vendita e amministrazione. Ad ogni modo durante gli incontri fiume di lunedì, l’ipotesi Ferrovie è sembrata perdere quota, tra i motivi le dure condizioni richieste da Moretti (taglio alle rotte nazionali e debiti accollati agli attuali proprietari) e il fatto che FS sarebbe un partner solo industriale e non finanziario per Alitalia. Proprio in quest’ottica il Governo è in forte pressing, finora in maniera infruttuosa, su banche e azionisti per ottenere il rifinanziamento necessario.
Delle ultime ore è invece l’opzione Etihad: l’accordo con la compagnia di Abu Dhabi non solo garantirebbe il mantenimento delle grandi rotte e quindi dell’HUB di Fiumicino ma questa entrerebbe come socio di minoranza lasciando il controllo in mani italiane.
Per il pomeriggio di oggi è previsto un nuovo cda della compagnia, e al momento solo pochi soci sono disposti a ricapitalizzare l’azienda rendendo sempre più probabile la cessione ai francesi. Non è da escludere quindi che il Governo, anche con un intervento diretto tramite obbligazioni, trovi il modo di finanziare l’azienda al solo fine di permettere un maggiore potere contrattuale nei confronti di Air France che arriverebbe in ogni caso al 51% delle azioni.