Alitalia, scongiurati i licenziamenti
Raggiunto l’accordo con i sindacati. Cassa integrazione a rotazione e contratti di solidarietà per evitare i licenziamenti
Buone notizie per Alitalia. Firmato ieri sera l’accordo con i sindacati per i 1900 esuberi. L’intesa raggiunta ha permesso di scongiurare la cassa integrazione a zero ore e lascerà tutti i lavoratori all’interno del ciclo produttivo.
Secondo quanto scritto nell’accordo ad essere coinvolti non sono solo i 1900 lavoratori in esubero ma circa 4500 che dovranno accettare la cassa integrazione a rotazione e i contratti di solidarietà. Nello specifico la Cigs coinvolge 1437 unità al mese e va da un minimo di 2 giorni al mese per la manutenzione a un massimo di 13 giorni al mese per alcuni impiegati. In totale gli interessati sono 956 operai, 3065 impiegati e 503 quadri.
Nel frattempo vanno avanti speditamente le trattative per l’ingresso di Etihad nel capitale di Alitalia. L’a.d. Del Torchio ha incontrato nei giorni scorsi James Hogan, suo omologo nella compagnia degli Emirati, e si è detto ottimista arrivando a prevedere la conclusione degli accordi per le prossime settimane. Ha infatti dichiarato: «Penso che nel giro di qualche settimana dovremmo passare alla stesura del piano congiunto per i prossimi cinque anni, intanto le attività della due-diligence proseguono».
Secondo quanto filtra dagli ambienti vicini alle trattative, Etihad, che ha ottimi rapporti con Unicredit e Intesa San Paolo, vorrebbe che gli istituti di credito rimanessero nell’azionariato di Alitalia per almeno un triennio, inoltre gli arabi chiedono, ovviamente, di rinegoziare il debito.
Anche gli accordi firmati ieri entrano nella trattativa. Se da un lato i risparmi sul costo del lavoro permettono di arginare, in parte, le continue perdite del vettore dall’altro è prevista una specifica clausola in vista dell’ingresso di altre compagnie. “Eventuali accordi con altri vettori potrebbero determinare opportunità di confronto e approfondimento sugli strumenti approvati con il presente accordo”, un chiaro passaggio che sembra un invito a rinegoziare gli accordi in vista dell’accordo con Etihad.