“Al di là del muro”, menzione Ue a film di detenuti carcere di Enna
Lo scopo del cortometraggio: far capire le intrinseche motivazioni e le più intime emozioni di chi vive una condizione di esclusione e marginalità
Riconoscimento del Parlamento europeo al cortometraggio “Al di là del muro”, della regista Tilde Di Dio, con protagonisti 10 detenuti del carcere di Enna. Il prossimo 4 dicembre, a Bruxelles sarà consegnata una menzione nell’ambito del concorso “Quel fresco profumo della libertà” promosso dal ministero dell’Istruzione e il centro studi Paolo Borsellino. Il film è stato anche proiettato durante la cerimonia di inaugurazione dello scorso anno scolastico nel cortile del Quirinale.
I dieci detenuti della casa circondariale di Enna, oltre a rivestire il ruolo da protagonisti, hanno collaborato ai compiti più disparati, da quello dei tecnici agli sceneggiatori. “Al di là del muro” racconta le storie di vita dei carcerati, molti dei quali immigrati, la disperazione e la reclusione di uomini che spesso è figlia solo della fame e della miseria che ha spinto la dignità umana al limite della ragione, inducendo a gesti malsani e socialmente non tollerabili. «Il diritto di far sentire la propria voce» è lo scopo che guida questo cortometraggio, finalizzato ad un incontro tra il mondo esterno, privo di sbarre, e quello della detenzione, nel tentativo di conoscere e capire le intrinseche motivazioni e le più intime emozioni di chi vive una condizione di esclusione e marginalità.
Durante la cerimonia di premiazione prenderà parte il dirigente scolastico dell’istituto commerciale “E. De Amicis”, Filippo Gervasi. Questa struttura ospita il centro per l’educazione permanente che si occupa della formazione e dell’istruzione dei detenuti e che ha collaborato finanziando il progetto cinematografico. Un lavoro di formazione e d’informazione che assurge ad un grande ruolo pedagogico e sociale attraverso un canale comunemente apprezzato e che con originalità e ingegno può raggiungere un vasto pubblico: il cinema.