Addio a Shirley Temple, muore a 85 anni Riccioli d’Oro
Dalla carriera cinematografia all’impegno politico. Il ritratto di una donna che ha segnato un’epoca
Ha fatto sognare milioni di bambini americani tra gli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso. Icona del cinema di Hollywood, un fenomeno di costume, simbolo di quella voglia di riscatto legata alla politica rooseveltiana del New Deal, Shirley Temple è stata la prima bambina a vincere l’Oscar giovanile nel 1935, premio creato appositamente per lei dagli Academy Awards.
La Temple si è spenta ieri, per cause naturali, all’età di 85 anni, nella sua casa di Woodside, in California. Inconfondibili erano i suoi “riccioli d’oro” che hanno segnato un’epoca: quella in cui si combatté contro La Grande Depressione Americana. Attraverso i suoi film, la piccola Shirley, trasmetteva speranza e ottimismo ad una popolazione afflitta dalla crisi economica. Un successo straordinario che si tradusse in più di 40 film girati nell’arco di quasi un ventennio, tra i quali ricordiamo: “Un Angolo di Paradiso”, “Riccioli d’Oro”, “La Piccola Ribelle” (1935), “Capitan Gennaio”, “La Reginetta dei Monelli”, “Zoccoletti Olandesi” (1936) e “La Piccola Principessa” (1939).
Indimenticabili sono i suoi passi di tip-tap e la canzone “On the Good Ship Lollipop”. Un successo terminatosi alla metà degli anni ’40 quando la Temple, ormai adolescente, fu protagonista di pellicole che si rivelarono dei veri e propri flop. Dopo un matrimonio fallito con John Agar, si ritirò definitivamente dalle scene. Nel 1950 Shirley sposò un’ uomo d’affari californiano, Charles Black, con il quale ebbe due figli. Nel 1967 intraprese la carriera politica, candidandosi al Congresso degli Stati Uniti per il Partito Repubblicano. Successivamente, divenne rappresentante degli Usa presso l’Onu dal 1969 al 1970 e ambasciatrice in Ghana e Cecoslovacchia, per il quale a riguardo disse: “È stato il miglior lavoro che io abbia mai avuto”.
Alessandro Marsala