A Roma, la questione curda, perché è cosa nostra? Con gli AmmazzaCaffè Roma/Milano
Il 13 novembre, dalle 18 a Roma, vi aspettiamo al Caffè letterario con gli AmmazzaCaffè Roma/Milano per una trasmissione live su: “Erdogan, la questione curda e l’Unione Europea, perché è cosa nostra?” Parteciperanno alcuni studenti dei licei Manara, Morgagni e Mamiani.
Ne parleremo con Emma Bonino (senatrice Più Europa) e con la giornalista Antonella De Biasi che ha curato il volume Curdi (Edizioni Rosenberg e Sellier,2018). Ci collegheremo, poi, con la giornalista Marilù Mastrogiovanni, che con la rete GIULIA giornaliste sta allestendo in Puglia un lavoro formidabile, il IV Forum delle giornaliste del Mediterraneo, dove saranno ospiti anche una giornalista curda ed una turca. Approfitteremo, poi, della passione per la geopolitica di Roberto Hechich che coordina un gruppo di studio sulla geopolitica per il Movimento Roosevelt. Dal Parlamento europeo si collegheranno con noi gli europarlamentari Massimiliano Smeriglio (PSE) e Massimiliano Salini (PPE), per aggiornarci sul loro impegno in materia e sullo sguardo della Unione Europea verso sud/est. Non mancheranno altri ospiti di rilievo che sto contattando in questi giorni e nuove scoperte in città, come la presenza della comunità curda a Roma, narrata da Garip Siyabend, cuoco del Bazar Taverna curda meticcia (curdonapoletana) che, con la sua storia, rappresenta in carne ed ossa un’ esperienza di lavoro e di multiculturalsimo a Roma, infatti, ci proporrà letteralmente la sua ricetta esclusiva. Un debutto autunnale, quindi, quello del 13 novembre, con Gli AmmazzaCaffè Roma/Milano, con un format in costante evoluzione.
Infatti, all’ idea originaria che avevo condiviso con l’autore milanese Paolo Mosca nel 2017 e che gode della fiducia e del patrocinio della Camera di commercio di Roma, della CNA del Lazio e di Stampa romana, da novembre, continuerò il viaggio alla scoperta dei mutamenti sociali delle due città, ma lasciandomi guidare anche dai giovanissimi, che, come i giornalisti e, soprattutto le giornaliste, si sa, non sanno stare proprio fermi. Così, incontrando gente e vedendo cose, non ho resistito all’idea di farmi guidare dalle loro pulsioni civili e politiche. E’ incredibile, infatti, ma pur in pochi, si mobilitano ancora, in fiaccolate e manifestazioni per temi importanti e diversi tra loro, ma attualissimi. Ecco perchè mi sono lasciata sorprendere, perché pensavo che questa “etnia” non esistesse più ed, invece, esistono e lo hanno dimostrato lo scorso anno, quando sono venuti in trasmissione per chiedermi uno spazio da protagonisti, oltre che per ascoltare contenuti. Vogliono proprio dire la loro sulla scuola, come sulle elezioni e l’ Unione europea, ad esempio o sull’ambiente. Di certo, non sono venuti in massa, ma qualche rappresentante dai licei, Manara, Morgagni, Federico Caffè, Mamiani e Tasso si è presentato e quest’anno vogliono tornare ed amplieremo il giro, partendo dal loro desiderio di diventare protagonisti del mondo e di confrontarsi con ciò che leggono ovunque, qua e là, dove capita, fosse anche sui muri o sui murales colorati delle città. La passione per l’informazione sui temi che li stimolano di più non gli manca, cercheremo di approfittarne. Ed anche questo sarà un ingrediente aggiunto per raccontare Roma e Milano, non vi pare?