Tre tonnellate di pane e pesce sequestrati a Palermo
Non è stata una scena da ristorante da tre stelle quella in cui si sono imbattuti gli agenti della Polizia municipale che pattugliavano il mercato di Ballarò: in un magazzino in vicolo della Pietà un uomo stava tagliando a tranci un pesce spada appoggiato direttamente sul pavimento, mentre intorno a lui altri pesci erano ammonticchiati sul ghiaccio, sempre per terra. In fondo alla stanza, in pessime condizioni igienico-sanitarie, un rudimentale frigorifero senza termostato doveva servire a tenere in fresco altro prodotto ittico. Manco a dirlo, era tutto pesce destinato alla vendita al mercato e non c’era alcuna tracciabilità del prodotto. I vigili hanno quindi fatto intervenire il Nopa – nucleo operativo protezione ambiente – della Capitaneria di Porto e gli uomini del dipartimento veterinario dell’Asp che hanno valutato non accettabile la salubrità dei luoghi e la commestibilità dei prodotti. Al magazzino sono stati apposti i sigilli e l’uomo, un palermitano di 38 anni, è stato denunciato.
Altra zona, altri controlli sui venditori abusivi di alimentari: in corso Finocchiaro Aprile e in via Roccella sono stati sequestrati cento chili di pane e altri prodotti da forno che venditori improvvisati tenevano in grosse ceste poste direttamente sull’asfalto. Anche in questo caso le condizioni igieniche non rispettavano in alcun modo gli standard previsti dalla legge e il pane è stato avviato a distruzione controllata, così come il pesce di vicolo della Pietà.