Trabia. Un Summer Jazz Festival di successo
Questa sera, sul palco dell’Hotel Torre Artale, Gilad Hekselman, Joe Martin e Ferenc Nemeth
E’ partita ieri, nella suggestiva location offerta dalla piazza Giuseppe Lanza di Trabia, con il “Kurt Rosenwinkel Ner Quartet”, il “Summer Jazz Festival”, manifestazione che sino a martedì 30 luglio ospiterà ogni sera due concerti di artisti di fama internazionale, preceduti da workshop tenuti dagli stessi musicisti. Alta la levatura dell’ensemble statunitense che ha animato il pubblico, catturato dalla chitarra di Rosenwinkel, insieme ad Aaron Parks al pianoforte, Eric Revis al contrabbasso e Justin Faulkner alla batteria. “Sarà una ‘quattro giorni’ intensa di concerti – afferma Toti Cannistraro, direttore artistico della rassegna – mentre, per quanto riguarda i workshop, avremmo Parks e Kikoski per il pianoforte, Revis e Gress per il contrabbasso, Ferenc Nemeth per la batteria, Rosenwinkel e Hekselman per la chitarra, Joey Blake per il canto, quindi Seamus Blake che, oltre al laboratorio dedicato al sax, si occuperà di quello orchestrale”.
Un programma di tutto rispetto, quello del “Summer Jazz Festival”, inaugurato dal trio di Giorgia Meli, cantante palermitana, accompagnata da Lino Costa (chitarra) e dal talentuoso trombettista Alessandro Presti. I tre artisti palermitani hanno spaziato dal jazz alla musica popolare, dalla chanson francese della Parigi anni ’40, sino alla musica brasiliana. Le interessanti evoluzioni trombettistiche e vocali di Presti e della Meli, come anche le sonorità della chitarra di Lino Costa, però, sono state penalizzate da un sistema di amplificazione e da una gestione dell’impianto e del mixer parecchio superficiali. La scarsa abilità dei tecnici audio si è purtroppo abbattuta anche sulla performance del quartetto statunitense: il pianista Aaron Parks, il più penalizzato, infatti, è stato amplificato con dei microfoni poco adatti all’occasione.
La maestria di Rosenwinkel, Parks, Revis e Faulkner è, però, andata ben al di là della cattiva competenza di alcuni addetti ai lavori, che avevano l’aria di essere più dei grandi fan della chitarra che professionisti del suono. Il quartetto ha proposto brani dell’ultimo album del chitarrista americano, “Start of Jupiter”, non senza tralasciare qualche altro a effetto del chitarrista, come la splendida Under it all, a chiusura di concerto. Già a partire da oggi ci si sposterà dalla suggestiva cornice di piazza Lanza a quella dell’ Hotel Torre Artale, scelto come location di tutti i workshop e dei restanti concerti. Sul palco, questa sera, salirà il trio del chitarrista Gilad Hekselman, con Joe Martin al basso e il geniale Ferenc Nemeth alla batteria. La serata sarà conclusa dal duo, formato dai bravissimi Cafiso e Schiavone.